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Attualità

Attualità, 14/2008

Sydney - Giornata mondiale della gioventù: Dio e le ferite del mondo. Viaggio del papa in Australia

L. Accattoli
Una giornata mondiale della gioventù, quella di Sydney (16-20 luglio), che meglio non poteva riuscire, stante la lontananza dell’Australia dal resto del mondo e la piccola dimensione della comunità cattolica locale, che ha sei milioni di battezzati. Eppure i ragazzi ci sono stati, l’interazione con l’Australia è stata significativa, il papa ha retto bene alla fatica di un viaggio di 22 ore ed è apparso meglio padrone del proprio ruolo rispetto all’esperienza di Colonia, che dovette affrontare a soli quattro mesi dall’elezione. Gli aspetti più interessanti della Giornata sono stati l’immagine della preghiera a cielo aperto che ha offerto a una metropoli secolare e il livello delle catechesi: forse migliore che mai, stante la selezione che la distanza aveva operato sia nei catecheti sia negli uditori. Per il papa vanno segnalate le parole sull’ecologia naturale e quella umana, che è stato come il filo rosso di tutti gli undici discorsi, e quelle sui preti pedofili.

Stati Uniti - Chiesa cattolica: disponibili al ministero. Due indagini sui giovani cattolici

M.R. Jewell, D.R. Hoge
a dove verrà la prossima generazione di leader cattolici? Non si può ignorare la domanda visto che l’età media dei sacerdoti e dei religiosi continua a salire. La ricerca di modalità che incoraggino i giovani a prendere in considerazione la scelta di un ministero ecclesiale è un compito cruciale per tutti i membri della Chiesa. Il primo passo verso la soluzione consiste nell’osservare gli atteggiamenti dei giovani adulti verso il ministero. Quanti giovani cattolici prendono seriamente in considerazione la possibilità di diventare sacerdoti, religiosi o ministri laici? Perché scelgono altre professioni? Una mitigazione della legge ecclesiastica del celibato attirerebbe più giovani alla Chiesa?

Venezuela - Chavéz e i vescovi: Spaccare la Chiesa

L. Prezzi
Una confessione con scarso controllo gerarchico (Chiesa anglicana latinoamericana legata a una Chiesa anglicana conservatrice con sede negli USA), una piattaforma di fede di stampo protestante (Confessione di Augusta e Apologia della Confessione di Augusta), un assenso convinto alla teologia della liberazione, una consonanza pratica con la politica populistica di Hugo Chávez (presidente del Venezuela): il tutto forma una nuova Chiesa filogovernativa dal titolo Chiesa cattolica riformata.

Africa - Chiesa cattolica: una malattia morale. Riflessioni sulle emergenze di un continente

P. Henriot
Dal 27 giugno al 7 luglio si è tenuta a Lusaka, Zambia, la XVI Assemblea plenaria dell’Association of Member Episcopal Conferences in Eastern Africa (AMECEA, i cui membri sono gli episcopati di: Eritrea, Etiopia, Malawi, Kenya, Tanzania, Sudan, Uganda, Zambia e Gibuti e Somalia come affiliati). Il tema «La Chiesa a servizio della riconciliazione, della pace e della giustizia» ha avuto una decisa connotazione sociale che la discussione in assemblea non ha eluso. Le riflessioni che seguono, un bilancio sintetico dell’assise che guarda in controluce alle principali emergenze che attanagliano il continente africano, sono del gesuita P. Henriot, direttore del Jesuit Centre for Theological Reflection di Lusaka, Zambia. Le pubblichiamo in una nostra traduzione dall’originale inglese tratto dall’agenzia Catholic Information Service for Africa (CISA, n. 71, 9.7.2008) che ha sede a Nairobi (Red.).

Sudan - Tribunale penale internazionale: Divisi dal diritto

M.E. Gandolfi
L'accusa è tra le più gravi: genocidio e crimini contro l’umanità; verso l’accusato, il presidente sudanese Omar al-Bashir, potrebbe essere spiccato un mandato di cattura internazionale. Il procuratore generale del Tribunale penale internazionale Moreno Ocampo, che aveva già in mano da tre anni una lista di responsabili dei crimini che stanno lentamente decimando il Darfur (Regno-att. 8,2005, 223), ha quindi deciso il 14 luglio un’azione esemplare, rendendo noto l’accusato numero uno della lista e per di più capo di stato in carica.

Africa - Zimbabwe: tragica responsabilità. I fallimenti di un paese. Interrogativo per tutti

M.E. Gandolfi
La condanna più netta dell’attuale situazione politica e umanitaria in Zimbabwe è stata espressa da una donna. La prima africana divenuta capo di stato. Si tratta di Ellen Johnson-Sirleaf, presidente della Liberia che, invitata come relatrice in un luogo fortemente simbolico – la sudafricana Soweto – di fronte al simbolo per eccellenza dell’Africa capace di rinnovamento, l’ex presidente Mandela, il 12 luglio scorso nella conferenza che da sei anni vede alternarsi oratori di fama come Kofi Annan, Desmond Tutu, Wangari Maathai, Bill Clinton e Thabo Mbeki, ha espresso la propria visione sul continente e sul caso Zimbabwe con passione e con franchezza.

Ecumenismo - Anno paolino: la comunione e l'unità

R. Burigana
Il 28 giugno, a Roma, Benedetto XVI ha inaugurato ufficialmente l’anno paolino, in memoria del secondo millennio della nascita dell’apostolo. Da un punto di vista ecumenico, l’evento è stato arricchito dalla presenza del patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, accompagnato da una qualificata delegazione greco-ortodossa, presente a Roma per la festa dei ss. Pietro e Paolo secondo una tradizione ecumenica ormai consolidata (cf. Regno-doc. 13,2008, 385ss).

Italia - ATI: Sulla Parola, la Scrittura

M. Neri
In preparazione al proprio XXI Congresso nazionale, che si terrà a Bari nel settembre 2009, l’Associazione teologica italiana (ATI) ha dato luogo a tre convegni zonali (Nord, Centro, Sud). Com’è nella prassi dell’ATI, i convegni pre-congressuali mirano anche alla calibrazione sia del tema, sia della strutturazione del congresso. In questa tornata è stata chiara l’intenzione dell’ATI di andarsi a collocare nelle dinamiche più ampie della Chiesa universale, in specifico riferendosi all’ormai imminente Sinodo sulla parola di Dio, per accompagnarle con la propria competenza teologica.

Santa Sede - Nomine: tranquilla continuità

G. Brunelli
Delle molte nomine ecclesiastiche effettuate dal papa negli ultimi tempi alcune riguardano significativamente il corso del suo pontificato. Due assumono una particolare valenza: l’avvicendamento del card. Agostino Vallini (27.6.2008) a vicario del papa per la diocesi di Roma al posto del card. Camillo Ruini, e la sostituzione del segretario della Congregazione per la dottrina della fede, mons. Angelo Amato, che diviene prefetto della Congregazione delle cause dei santi, con il gesuita spagnolo Luis Ladaria Ferrer (9.7.2008).

Germania - Ecumenismo: una speranza plurale. Le divisioni e il dialogo secondo il card. Lehmann

K. Lehmann
Il motto del Katholikentag di Osnabrück «Tu ci porti al largo» può essere facilmente applicato anche alla relazione ecumenica fra le Chiese cristiane. Quest’espressione del Sal 18,201 scaturisce da una profonda angoscia dell’uomo: «Egli (il Signore) si avvolgeva di tenebre come di velo, acque oscure e dense nubi lo coprivano (…). Stese la mano dall’alto e mi prese, mi sollevò dalle grandi acque, mi liberò da nemici potenti, da coloro che mi odiavano ed erano più forti me. Mi assalirono nel giorno della sventura, ma il Signore fu il mio sostegno» (Sal 18,12.17-19). È un inno di ringraziamento per la salvezza dalla sventura e per la vittoria.

Anglicani - Verso Lambeth: ombre scismatiche

G. Mocellin
Il 16 luglio inizia a Canterbury la XIV Conferenza di Lambeth. Come era prevedibile, gli eventi che hanno condizionato in questi ultimi anni la vita interna della Comunione anglicana hanno continuato – complici le amplificazioni e semplificazioni dei mass media, ma anche le interminabili procedure decisionali – a proiettare la loro ombra «scismatica» fin sulla soglia di questa decennale assemblea episcopale.

Chiesa russa - Concilio: santi e tribunali

L. Prezzi
A Mosca, dal 24 al 29 giugno, si sono ritrovati in concilio 183 vescovi (dei 197 aventi diritto) in rappresentanza delle diocesi russe e delle comunità della diaspora. Dopo la celebrazione solenne della liturgia eucaristica è stato letto un lungo rapporto del patriarca Alessio II riguardante, in particolar modo, l’unità della Chiesa.

Francia - Ebrei e musulmani: i nuovi rappresentanti

L. Prezzi
In giugno sono state rinnovate le cariche delle istituzioni rappresentative dell’islam e dell’ebraismo in Francia. L’8 giugno i 4.800 delegati islamici, scelti in base ai 1.035 luoghi di culto, hanno votato per i rappresentanti dei consigli regionali del culto musulmano. I 150 più votati entrano nell’Assemblea generale e nel Consiglio d’amministrazione (41). Tanto è nuova la rappresentanza pubblica islamica tanto è tradizionale quella ebraica. Il Concistoro centrale ebraico e i dodici concistori locali sono stati avviati nel 1808 da Napoleone. Il 22 giugno i circa 300 elettori, in rappresentanza delle oltre 200 comunità francesi, hanno eletto a grande maggioranza il nuovo gran rabbino di Francia e il presidente del Concistoro.

Lefebvriani - I dialoghi di Castrillón: a conferma dello scisma

L. Prezzi
Il 14 aprile scorso, nella lettera agli amici, il superiore generale della Fraternità San Pio X, mons. Bernard Fellay, aveva scritto di non poter firmare alcun accordo con Roma senza garantire «i principi fondamentali della Chiesa», cioè senza il rifiuto da parte di Roma del Vaticano II (cf. Regno-att. 10,2008,314). Il 4 giugno, in un incontro a Roma, il presidente della Pontificia commissione Ecclesia Dei, card. Castrillón Hoyos, offriva a Fellay la possibilità di chiudere lo scisma in atto riconoscendo alla Fraternità lo statuto di prelatura personale, di celebrare esclusivamente secondo il rito liturgico «straordinario» (s. Pio V) e, naturalmente, la rimozione della scomunica per i quattro vescovi della Fraternità, a condizione di riconoscere il Vaticano II e la piena legittimità del rito «ordinario» (secondo la riforma conciliare).

Santa Sede - Università cattoliche: comunicare nell'era digitale. Prospettive d'intervento formativo

P.C. Rivoltella
«Identità e missione di una facoltà di comunicazione di un’università cattolica»: su questo tema il Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali ha riunito a Roma, il 22-24 maggio scorsi, docenti ed esperti provenienti da 43 paesi, in rappresentanza di una sessantina tra atenei e altri organismi impegnati nel campo dei media. Il congresso – che il 23 è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI – aveva l’obiettivo di fornire al Pontificio consiglio – i cui vertici, a partire dal presidente mons. Claudio Maria Celli, hanno attivamente e costantemente presenziato ai lavori – la mappa di come le università cattoliche declinano nelle diversissime realtà sociali e culturali in cui operano la comune problematica antropologica che sta alla radice di ogni moderna forma di comunicazione di massa; e di prefigurare la costituzione presso lo stesso Pontificio consiglio di un advisory board permanente. La sessione inaugurale ha affidato il tema «La comunicazione digitale: come sta cambiando il mondo delle comunicazioni» al prof. Farrel Corcoran, docente di Comunicazione all’università di Dublino (il testo uscirà sul prossimo Regno-doc.), e al prof. Pier Cesare Rivoltella, ordinario di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento all’Università cattolica del Sacro Cuore.

La «sensibilità» della fede cristiana. Per un'etica cristologica

M. Ivaldo
Un tema sul quale si è soffermato più volte Benedetto XVI è quello dell’allargamento degli orizzonti della razionalità. Tale tema è certo suscettibile di molteplici declinazioni e di promettenti interpretazioni. Una di queste è probabilmente quella che punta a liberare il tema del Logos in senso cristiano dalla sua identificazione con sola ragione o parola, per valorizzare anche la dimensione corporea e tattile che è propria dell’evento dell’incarnazione, e che consente di parlare di un Logos non solo percepibile dalla mente, ma anche «tangibile», e sensibile al cuore. Johann Michael Sailer – teologo eminente e vescovo di Regensburg al tempo della grande filosofia tedesca fra Settecento e Ottocento, certamente ben conosciuto da Benedetto XVI – sollecitava la predicazione non solo a parlare all’intelletto e all’immaginazione, ma anche a toccare, anzi a muovere il cuore. Non stupisce allora che un sacerdote e teologo della Congregazione dei sacerdoti del Sacro Cuore, come Marcello Neri, abbia posto i temi del cuore, dell’affettivo e del corporeo al centro della sua indagine cristologica. Ne è nata una ricerca innovativa.

Autonomia razionale della religione. Le Opere scelte di Italo Mancini, riproposte da Morcelliana

A. Aguti
Italo Mancini (1925-1993) è stato una delle figure di maggior rilievo nel panorama filosofico italiano della seconda metà del Novecento. Per oltre un trentennio, dopo la formazione e un primo periodo d’insegnamento presso l’Università cattolica di Milano, ha insegnato Filosofia della religione, Filosofia teoretica e Filosofia del diritto nell’Università di Urbino dove, grazie a un sodalizio intellettuale con l’allora rettore Carlo Bo, ha fondato l’Istituto superiore di Scienze religiose, che si sta avviando nel prossimo anno a celebrare il trentennale dell’attività, e l’annuario di filosofia e teologia Hermeneutica.

G. Guglielmi, La sfida di dirigere sé stessi

S. Zamboni

M. Faggioli, Breve storia dei movimenti cattolici

P. Stefani

G. Barberini (a cura di), La politica del dialogo

L. Prezzi

P. Cattani, Cara Valeria

P. Stefani

Focolari - Nuova presidente: dopo Chiara Lubich

L. Prezzi
L'Assemblea generale del movimento dei Focolari, la prima dopo la morte di Chiara Lubich (cf. Regno-att. 6,2008,209), il 7 luglio ha eletto nel ruolo di presidente del movimento Maria Voce e come copresidente don Giancarlo Faletti. Il delicato passaggio alla morte del fondatore o della prima generazione, già conosciuto da Comunione e liberazione, dal Rinnovamento nello Spirito e dai Cursillos di cristianità, è avvenuto anche per i focolarini.

Italia - Vescovi: i clandestini, la sicurezza, i rom

L. Prezzi
La nuova maggioranza politica di centrodestra sta provvedendo a dare corpo alle molte promesse fatte in campagna elettorale sul tema della sicurezza e della lotta al micro-crimine. Alcuni dei decreti enunciati o decisi hanno sollevato una serie di critiche non solo da parte dell’opposizione, della società civile o del Parlamento europeo, ma anche da parte di voci cattoliche o cristiane. Ne diamo una rapida sintesi.

Milano - Caso Englaro: cerco una parola nuova

F. Lozito
Da qualunque angolatura la si voglia guardare la vicenda di Eluana Englaro, la giovane che da 16 anni vive in stato vegetativo a seguito di un trauma da incidente stradale, e per la quale il padre ha chiesto e ottenuto dopo otto anni di battaglie legali la possibilità di interrompere l’idratazione e l’alimentazione, è comunque una tragedia. Una tragedia umana grandissima, che in queste ultime settimane è tornata al centro dell’attenzione delle cronache giornalistiche a seguito della decisione del Tribunale civile di Milano di consentire il distacco del sondino attraverso il quale la trentasettenne lecchese beve e mangia, seppur in maniera artificiale. Operazione che ne determinerà, nel giro di qualche settimana secondo gli esperti, la morte certa.

Per una formazione ecumenica.

R. Burigana

Cattolici e ortodossi americani in dialogo.

R. Burigana

Lutto ecumenico nella Chiesa luterana.

R. Burigana

Benedetto XVI e il dialogo interreligioso.

R. Burigana

Mons. Aldo Giordano.

R. Burigana

Donne ortodosse e movimento ecumenico.

R. Burigana

Assemblea dei battisti italiani.

R. Burigana

Comunione anglicana, ancora tensioni.

R. Burigana

Ortodossi e protestanti in Europa.

R. Burigana

Sindone.

L. Accattoli

FAO.

L. Accattoli

Berlusconi.

L. Accattoli

Antonelli, Burke, Fisichella e Vallini.

L. Accattoli

Bush.

L. Accattoli

Brindisi e Santa Maria di Leuca.

L. Accattoli

Islam.

L. Accattoli

Vietnam.

L. Accattoli

Bertone in Bielorussia.

L. Accattoli

Anno paolino.

L. Accattoli

L'immigrazione «irregolare»: convenienze economiche e altri fattori: L'umano mercato

M. Ambrosini
Il tema generale dei diritti agli stranieri assume un significato specificamente critico quando si affronta la questione dell’immigrazione irregolare. Ne diamo qui, nei due contributi che ospitiamo, una lettura di tipo economico, sociale e morale. Più che criminalizzare l’immigrato irregolare, sembra opportuno considerare la sua irregolarità, soprattutto se l’immigrato è già occupato, come una figura transitoria in attesa di un giusto e adeguato riconoscimento, più che una trasgressione da punire, se non, evidentemente, in presenza di reati. Confini nazionali, procedure di autorizzazione all’ingresso, permessi di soggiorno, definizioni delle condizioni di regolarità e irregolarità rivelano la loro natura convenzionale e un assetto flessibile. Vi è poi un’apertura di spazio che precede ed eccede la necessaria norma, ed è l’ospitalità. Una società che si vuole cristiana non può esserlo solo nella retorica occidentalista, se non al prezzo della strumentalità politica dei suoi valori e della loro negazione concreta.

Esperienze di solidarietà sociale: ospitalità e convivenza civile

M. Neri
Se la fine del mondo cattolico è fatto ormai conclamato all’interno della vita pubblica italiana, la galassia diffusa della solidarietà della fede cristiana ha opposto resistenza al prendere congedo definitivo dalla scena della convivenza civile del paese. L’impresa ha, da un lato, una sua legittimità interna; dall’altro, mostra però un elevato tasso di problematicità. È problematica perché, in un qualche modo, il mondo cattolico è stato uno dei referenti maggiori della solidarietà cristiana.

Il pubblico pregare musulmano. E i paradossi dell'Occidente

P. Stefani
Le massime Categorie (at-Tabaqat al-kubrà) è il titolo (sintetizzato) con cui è conosciuta un’opera scritta verso la metà del XVI secolo dal dotto musulmano ash-Sha’rani. Il testo riporta, in modo spesso più agiografico che storico, la vita di una lunga serie di eminenti e devoti musulmani. Comincia dai primi successori di Muhammad: i quattro califfi ben diretti della tradizione sunnita. Presto passa però alla generazione successiva. A proposito di Hasan, si afferma che nacque a Medina tre anni dopo l’ègira (622). Era figlio di Ali (l’ultimo dei quattro califfi), il cugino del Profeta che aveva sposato la figlia di quest’ultimo, Fatima. Conformandosi alla tradizione, Sha’rani afferma che il Profeta conferì il nome al nipote appena nato e gli recitò all’orecchio la chiamata alla preghiera.

Il giornalista e il cardinale. Che cosa impara un giornalista a frequentare il card. Ruini

L. Accattoli
Ti andrebbe di conoscere mons. Ruini? È da poco a Roma e ha qualche difficoltà a orientarsi nel mondo dei media»: così mi diceva al telefono Romano Prodi – allora presidente dell’IRI – nel settembre del 1986. L’ultima occasione di parlare con il card. Ruini l’ho avuta all’inizio di giugno, quando mi telefonò per invitarmi a tenere «una testimonianza» sulla speranza al convegno della diocesi di Roma (9-11 giugno). Qui dirò del vescovo e card. Ruini – ora che ha lasciato anche il vicariato di Roma – narrando qualcosa dei miei rapporti con lui, che sono stati sobri ma costanti.