Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti
La cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II lo scorso 1o maggio (cf. qui sotto la liturgia della proclamazione), rivestita di un «carattere di eccezionalità» – come ricorda il decreto (cf. qui sotto) relativo al culto da tributare al beato – per il fatto di potersi celebrare a soli sei anni dalla morte, è stata preceduta e accompagnata da alcuni segni liturgici. Il 29 aprile è stata aperta nelle Grotte vaticane la tomba del servo di Dio, da cui è stata estratta la teca che ne contiene il corpo, poi trasferita di fronte all’altare nella basilica di San Pietro per la beatificazione; il 2 maggio, è stata posta definitivamente sotto l’altare della cappella di S. Sebastiano della basilica stessa. In preparazione alla celebrazione – in diretta anche su Facebook, su Twitter grazie al progetto «sentinelle digitali» e in streaming sul sito web Pope2You.net –, sabato 30 aprile al Circo Massimo vi è stata una veglia di preghiera in memoria del papa polacco, con testimonianze di J. Navarro Valls, del card. Dziwisz e di suor M. Simon-Pierre – guarita miracolosamente per intercessione di Giovanni Paolo II – e conclusa, dopo il rosario, dal card. A. Vallini, vicario di Roma. La veglia è poi continuata in una «notte bianca» di preghiera con momenti liturgici animati in otto chiese. La domenica, infine, successivamente alla proclamazione del beato, è stato scoperto l’arazzo che lo raffigura ed è stato portato all’altare un reliquiario contenente una piccola ampolla di sangue prelevato al pontefice nei giorni della sua malattia (www.vatican.va).
Documento - Parte / Inserto, 01/05/2011, pag. 258