Congregazione per il culto divino
«Occorre purtroppo lamentare che, soprattutto a partire dagli anni della riforma liturgica post-conciliare, per un malinteso senso di creatività e di adattamento, non sono mancati abusi, che sono stati motivo di sofferenza per molti… Proprio per rafforzare questo senso profondo delle norme liturgiche, ho chiesto ai dicasteri competenti della curia romana di preparare un documento più specifico, con richiami anche di carattere giuridico, su questo tema di grande importanza».
A un anno esatto di distanza dalla pubblicazione dell’enciclica Ecclesia de eucaristia, che dedicava il n. 52 al tema degli «abusi» nella celebrazione eucaristica, la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, d’intesa con la Congregazione per la dottrina della fede, adempie la richiesta del papa rendendo nota (23 aprile) questa istruzione Redemptionis sacramentum «su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la santissima eucaristia».
Articolata in un’introduzione, otto capitoli e una conclusione, e completata da ben 295 note, la nuova istruzione è il risultato finale di numerose stesure successive, e individua alcune decine di violazioni delle norme liturgiche e delle rubriche, distinguendone il grado di gravità. I suoi principali destinatari appaiono da un lato i sacerdoti (con le loro comunità), in quanto responsabili della maggior parte degli abusi descritti, e dall’altro i vescovi diocesani, chiamati a regolamentare, vigilare, correggere.
Documento, 01/05/2004, pag. 257