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Documenti, 9/2004, 01/05/2004, pag. 305

La laicità e la Chiesa

C. Dagens, vescovo di Angouleme
«Non si può lasciare che dei giovani senza memoria e senza cultura religiosa manipolino le proprie tradizioni per restarvi prigionieri». È da un’angolatura allargata – quella dell’educazione complessiva dei giovani – che, a due giorni dal voto dell’Assemblea nazionale francese sui segni religiosi nella scuola, il vescovo di Angoulême Claude Dagens è intervenuto nel dibattito sulla laicità in Francia, con una conferenza su «La Chiesa cattolica e la laicità in Francia: dal dibattito politico alle sfide culturali e spirituali» (12.2.2004, Centro culturale San Luigi dei Francesi, Roma). In questa prospettiva, la questione è posta dal vescovo in un’inscindibile connessione con l’analogo dibattito in corso in Francia sul futuro della scuola, sotto il coordinamento della Commissione Thélot, e con il Rapporto Debray del 2002. «Non ci si può dunque accontentare di applicare una restrizione nei confronti delle religioni, quando si tratta soprattutto di lottare contro l’ignoranza religiosa… Ci attende dunque un grande sforzo di dialogo fra tradizioni religiose e tradizione laica... La Chiesa cattolica è pronta a farsi coinvolgere… a una condizione: che si smetta di guardare a lei attraverso il prisma deformante di un declino irrimediabile,… come se si dovessero cercare altrove programmi interessanti di pensiero, di vita, d’azione e finanche di spiritualità». La documentation catholique 86(2004) 2311, 329ss. Nostra traduzione dal francese.

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