Praesidium della Convenzione europea
Giunta al termine della prima fase del proprio lavoro, quella «di ascolto» destinata a individuare le attese e le esigenze degli stati membri, dei governi e dei Parlamenti, nonché di tutta la società europea (luglio 2002), la Convenzione europea istituita nel dicembre 2001 dal Consiglio europeo di Laeken ha da settembre a dicembre 2002 svolto la seconda fase, detta «di riflessione», dedicata al confronto delle diverse opinioni formulate e alla loro valutazione (cf. Regno-doc. 9,2002,309ss). All’interno di questa fase il Praesidium della Convenzione (composto dal presidente della Convenzione Giscard d’Estaing, dai vicepresidenti, da due rappresentanti del Parlamento europeo, da due rappresentanti della Commissione, da due rappresentanti dei Parlamenti nazionali e dai rappresentanti dei governi spagnolo, danese e greco, ossia degli stati che durante la Convenzione esercitano la Presidenza dell'Unione) ha presentato lo scorso 28 ottobre un Progetto preliminare di trattato costituzionale.
Essa interpreta l’ipotesi, emersa tra i membri della Convenzione, a favore della redazione di un trattato costituzionale e del principio di una personalità giuridica unica, ovvero per la fusione dei trattati della Comunità e dell’Unione Europea. Nel progetto, che qui presentiamo, sono abbozzate perciò tre parti: nella prima sono contenute le disposizioni che definiscono l’architettura costituzionale; nella seconda le politiche e le azioni dell’Unione (qui confluiranno i trattati); nella terza le consuete clausole finali e di continuità giuridica. Cf. anche in questo numero alle pp. 112-122, e Regno-att. 20,2002,708ss.
Documento, 01/02/2003, pag. 108