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Attualità
Attualità, 20/2024, 22/11/2024, pag. 656

Come i bambini

Ascoltiamo le loro preghiere

Luigi Accattoli

Che oggi sia una giornata bella. / Aiutaci a fare una vita meravigliosa. / Ciao Maria, ti prego fai il mondo più bello. / Vorrei che tutti possano realizzare i loro sogni. Sono preghiere di bambini messe per iscritto e infilate nell’urna che le raccoglie all’interno del santuario di Loreto. Mi paiono tutte guidate dall’intuizione che in Dio vi sia pienezza di vita e felicità completa e che a questa pienezza e completezza si possa attingere con la preghiera. Trovo mirabile, in particolare, l’inclusività dell’ultima tra le quattro invocazioni.

Vorrei che Gesù
fosse qui con me

Le preghiere dei bambini sono tante in quell’urna. Forse una su dieci. Si tratta per lo più di messaggi disegnati ma anche scritti, spesso composti di poche parole, Ti voglio bene, o Ciao; ma anche con testi articolati e a volte sorprendenti. 

Fai che i miei genitori smettano di litigare: non li sopporto più; Fai che mamma e papà tornino insieme; Per favore Madonna e Gesù e tutti voi fate che i miei genitori si rimettano insieme.

Ecco il messaggio forse più singolare, che ci offre uno spaccato familiare di consuetudine con i Vangeli: Caro Gesù a mio fratello della tua vita gli piace di più la parte della crocifissione ma invece a me piace quella della tua nascita. Quindi per favore aiutami a farglielo comprendere.

Nei pizzini dei bambini sono frequenti le preghiere per gli animali: Per la mia gatta che è cardiopatica; Per il nostro cagnolone artrosico; Per la nostra cagnetta Zoe perché possa addormentarsi serenamente e per sempre e senza aiuto del veterinario; Aiutami a superare il lutto per il cane.

In maggioranza le preghiere per gli animali sono in foglietti scritti o disegnati con immagini di cani, gatti, coniglietti, criceti, uccelli, pesciolini.

Diventare una ballerina di successo è il mio sogno; Vorrei diventare un campione del calcio; Madonnina mia io frequento il corso di nuoto: aiutami ad andare il più forte possibile alle gare: questa bambina ha disegnato sul foglietto la piscina dove si allena; Vorrei gentilmente che io e la mia famiglia viviamo 300 anni; Spero di diventare ricco e famoso e spero anche che tutta la mia famiglia viva molto a lungo.

Madonnina aiutami a sorridere e a far sorridere: una richiesta che potremmo commentare richiamando la creativa supplica di Tommaso Moro (1478-1535): «Signore dammi il senso dell’umorismo».

Vorrei che Gesù fosse qui con me; Caro Gesù ci vediamo in Paradiso: solo io e te. Queste parole – come quelle della preghiera precedente – mi hanno ricordato il «faccia a faccia eterno» con Gesù invocato da santa Teresa di Lisieux nell’atto di offerta del 9 giugno 1895.

Cara Madonna ti dico un segreto che per me è molto speciale: vorrei che non ci fossero più le guerre; Ti prego per i miei amici e anche per i nemici; Prego per avere degli amici che siano cristiani: forse questo bambino ha in classe più di qualche compagno musulmano o buddhista. O comunque compagni non battezzati.

Madonnina un grande bacio da me e mamma; Aiutami nella scuola e a non dire le parolacce; Vorrei che non ci fosse più la scuola. Mia moglie lavora nella scuola e trova questa preghiera altamente irregolare, ma riconosce che in essa condizionale e congiuntivo sono usati correttamente.

Cara Madonnina vorrei sapere come si sta dopo la morte. Le preghiere teologali sono le più impegnative: Salutami il nonno; Vorrei che il nonno, che è morto, mi facesse sentire un suo messaggio; Voglio rivedere il nonno che è morto, anche solo per dieci secondi.

Aiutami a non perdere mai più la fede: chissà che cosa intende un bambino per «perdere la fede». Forse ha sentito dire che Babbo Natale non esiste e si sarà chiesto se esista Gesù Bambino.

Madonnina fai in modo
che non succeda niente

Fai diventare più alto mio fratello: qui viene in mente la canzone dello Zecchino d’oro 1962 che diceva: «Fammi crescere i denti davanti / te ne prego bambino Gesù». Ma come preghiera questa del foglietto lauretano è migliore di quella del Piccolo coro dell’Antoniano: il cantante dello Zecchino pregava per i suoi denti che non «crescevano più», mentre il nostro pellegrino in erba prega non per sé ma in soccorso di un fratellino che lui trova penosamente «tappo».

Proteggi i miei supergenitori; Madonnina va tutto bene e tu fai in modo che non succeda proprio niente. Questo bambino – nel quale potremmo ritrovarci tutti – teme i fattacci del telegiornale, le guerre vicine e lontane, i morti in ogni tipo di incidenti per i quali i genitori lo invitano a pregare e invoca protezione dalle sventure: fai che non succeda nulla di tragico, liberaci dalla morte, dalla fame e dalla guerra (a morte, fame et bello diceva la Litania dei santi).

Nell’impresa di diventare come i bambini può essere d’aiuto anche dare un’occhiata alle preghiere dei bambini.

 

www.luigiaccattoli.it

 

Tipo "Io non mi vergogno del Vangelo"
Tema Cultura e società
Area
Nazioni

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