È «un papa che non sa comunicare». Non è vero, comunica benissimo, come ha mostrato nella giornata milanese del 25 marzo o nella visita al Centro regionale per ciechi del 31 marzo. Ma è vero che comunica in modo diverso dai predecessori e questa diversità è buona.
Con un altro perdigiorno come me, Giuseppe Rusconi, sono promotore di un’iniziativa forse patetica: dibattiti pubblici su papa Bergoglio finalizzati a intenderci, se possibile, tra diversi. «Dubia e certezze su papa Francesco» era intitolato il primo, che abbiamo fatto nella libreria romana Russia Ecumenica il 26 gennaio. Giuseppe interpretava i dubia e io le certezze. C’eravamo detti che se avessimo avuto più di venti presenze avremmo continuato. Ne abbiamo avute 32 e il secondo appuntamento, alla Stampa estera, l’abbiamo intitolato: «Papa Bergoglio: picconatore della Chiesa cattolica?».
Gli anti-patizzanti del papa argentino segnalano ogni giorno gli errori che viene accumulando: di date, di nomi, di fatti. Ma portano acqua al mare stante l’abituale autocritica di Francesco che, intervistato il 22 gennaio da El País, ha sentenziato: «A volte prendo cantonate».
Aldo Maria Valli scrivo a te per il conflitto su Francesco: è da un anno che ti tengo d’occhio zitto zitto perché diffido – come sai – dei dibattiti sulle opinioni. Ma seguendo il tuo blog «Duc in altum» e leggendo il tuo libretto 266. Jorge Mario Bergoglio Franciscus P.P. (Liberilibri 2016) sono arrivato alla conclusione che le tue forzature documentali e interpretative non potevo più tollerarle.
Ho avuto un fortunato incontro con il nuovo generale dei gesuiti, padre Arturo Sosa Abascal: ne è venuta un’intervista di tre pagine per La Lettura del 27 novembre (il supplemento domenicale del Corriere della sera) e ne ho ricavato un paio di impressioni personali che qui racconto.
Seguo Ratzinger da quasi cinquant’anni, da quando Franco Rodano mi disse nel 1969: «Leggi Introduzione al cristianesimo» che quell’anno era stato tradotto in italiano da Queriniana. Tante sono state nei decenni le vie per cercarlo e per amarlo, non tutte facili.