Il rito di istituzione dei catechisti
La decisione di papa Francesco di istituire il ministero del catechista (motu proprio Antiquum ministerium, 10.5.2021; Regno-doc. 11,2021,321) ha comportato da un lato la rapida pubblicazione, da parte della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, di una prima editio typica del rito di istituzione, che avviene senza Praenotanda e che già guarda a una seconda edizione, più completa, nel corso del 2022.
Ma dall’altro lato, come afferma questa Lettera sul rito di istituzione dei catechisti, inviata dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ai presidenti delle conferenze dei vescovi come accompagnamento al Rito di istituzione del catechista (pubblicata il 13 dicembre 2021), richiede una «riflessione sulla teologia dei ministeri per giungere a una visione organica delle distinte realtà ministeriali», alla quale il rito stesso intende offrire il suo contributo. Affermando, fra l’altro, che «il termine “catechista” indica realtà differenti tra loro in relazione al contesto ecclesiale nel quale viene usato», e di conseguenza che «non tutti coloro che vengono chiamati “catechisti”, svolgendo un servizio di catechesi o di collaborazione pastorale, devono essere istituiti».
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