Sui dubbi circa Traditionis custodes
La prima finalità del motu proprio Traditionis custodes, con cui nel 2021 papa Francesco ha revocato la facoltà di celebrare con il messale preconciliare, è quella di «proseguire “nella costante ricerca della comunione ecclesiale” …, che si esprime riconoscendo nei libri liturgici promulgati dai santi pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del concilio Vaticano II, l’unica espressione della lex orandi del Rito romano». Lo ha chiarito il prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, mons. Arthur Roche, pubblicando il 18 dicembre 2021 delle Risposte a dubbi su alcune disposizioni della lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes, insieme a una Lettera ai presidenti delle conferenze dei vescovi che spiega i criteri guida delle risposte. «È questa la direzione nella quale vogliamo camminare ed è questo il senso delle risposte che qui pubblichiamo: ogni norma prescritta ha sempre l’unico scopo di custodire il dono della comunione ecclesiale».
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