V. Paglia
Il Sinodo sulla parola di Dio (cf. Regno-att. 20,2008,665; Regno-doc. 19,2008,585) e la nuova traduzione italiana della Bibbia, entrata da un anno nell’uso liturgico (cf. Regno-att. 20,2007,657): due recenti eventi ecclesiali rilanciano con forza quel movimento biblico che, in seguito al concilio Vaticano II, «ha segnato profondamente la vita della Chiesa cattolica» in tutti i suoi ambiti. È proprio alla luce di questi due eventi che mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Federazione biblica cattolica, riprende e interpreta i dati emersi dalla grande inchiesta su «La lettura della Bibbia» realizzata nel 2008 in alcuni paesi del mondo (cf. Regno-att. 10,2008,336). La relazione che pubblichiamo è stata pronunciata il 5 dicembre scorso a Roma, al Palazzo dei Congressi, alla presentazione dell’edizione CEI-UELCI, già in commercio da alcune settimane, della nuova traduzione italiana della Bibbia. Dal prossimo 1° febbraio tale traduzione sarà disponibile anche nella nuova edizione italiana della Bibbia di Gerusalemme, alla quale, a partire da questo numero, Il Regno farà riferimento per le citazioni della sacra Scrittura.
Documento, 01/01/2009, pag. 39