Documenti, 1/2009, 01/01/2009, pag. 53
Goodbye Wall Street, hello Wall Street. Bernhard Emunds sulla crisi finanziaria internazionale
Non si può tornare indietro dall’economia finanziaria dominata dal mercato dei capitali. Ma è fin troppo evidente che occorre «cambiare in profondità le sue strutture basilari con l’adozione di nuove condizioni generali» e che ciò richiede «molta fantasia istituzionale». È questo il passaggio centrale della relazione che Bernhard Emunds, docente di Etica sociale cristiana e di Filosofia sociale nonché direttore dell’Istituto «O. von Nell-Breuning» dell’Alta scuola filosofico-teologica «Sankt Georgen» di Francoforte, ha svolto lo scorso 22 e 23 settembre a Münster. Due sono le «carenze fondamentali». Innanzitutto i periodici e sempre più frequenti cicli di turbolenza; in secondo luogo la spinta «a preoccuparsi a breve termine di realizzare i maggiori utili possibili» a scapito di una visione di lungo periodo. Per questo un «nuovo globale ordinamento dell’economia finanziaria» andrà «inteso come parte di un compito più generale di ristrutturazione del capitalismo nel suo complesso». Un compito naturale per chi s’ispira «all’etica sociale cristiana» e avrà il «coraggio di pensare e perseguire scenari di trasformazione globali».
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