Mons. Giulio Sanguineti, vescovo di Brescia
A quasi due anni dall’approvazione da parte della Santa Sede dello Statuto del Cammino neocatecumenale, sia pure «ad experimentum» per 5 anni, il vescovo di Brescia mons. Giulio Sanguineti assume con questa Lettera sul Cammino neocatecumenale, datata Natale 2003, il compito previsto nello Statuto per i vescovi di vigilare sull’effettiva pratica e recezione dello stesso (cf. Regno-doc. 15,2002,472-486 e Regno-att. 14,2002,452s).
In particolare, si richiama per la necessità che l’invito a entrare nel Cammino rivolto ai ragazzi che hanno concluso l’itinerario dell’iniziazione cristiana in parrocchia «comporti una svalutazione dell’itinerario appena concluso»; inoltre, dal momento che l’itinerario neocatecumenale ha un suo compimento, «il vescovo ritiene di ammettere la celebrazione domenicale settimanale dell’eucaristia per le nuove comunità fino alla traditio-redditio e la celebrazione domenicale dell’eucaristia per le altre comunità in occasione della loro convivenza». Altrimenti « si giungerebbe alla costituzione di una nuova forma di comunità, alternativa o per lo meno autonoma rispetto alla parrocchia; cosa che per altro contraddirebbe lo Statuto stesso».
Documento, 01/03/2004, pag. 140