Documenti, 5/2004, 01/03/2004, pag. 178
I religiosi: identità e visibilità oggi
«In un mondo che ha sofferto il crollo dei sogni, la tentazione è lasciarsi sedurre dalle promesse del web, che parla di felicità e appartenenza. Credo che i voti ci forgino come portatori di una gioia e di un’appartenenza che trascendono l’immaginazione umana, ma che possiamo riconoscere come il nostro più profondo desiderio». Sono le parole conclusive, e in qualche misura riassuntive, di questa conferenza che fra Timothy Radcliffe, già maestro generale dei domenicani, ha tenuto il 7 agosto 2003 a Loisville, negli Stati Uniti, in apertura dell'annuale assemblea nazionale della Conferenza dei superiori maggiori (Conference of Major Superiors of Men - CMSM).
Il «crollo dei sogni», nell'analisi di Radcliffe, è quello originato negli Stati Uniti dalla crisi internazionale scatenata dagli attentati dell'11 settembre 2001 e dalla crisi della credibilità ecclesiale apertasi nel 2002 con le rivelazioni relative alle violenze sessuali dei preti sui minori: due crisi interpretate entrambe nella prospettiva di un esercizio distorto del potere. Alle «promesse del web», e più ampiamente al «mondo dei loghi e dei marchi», come unico riferimento culturale e infine identitario oggi disponibile, Radcliffe contrappone la condizione di povertà, castità e obbedienza della vita religiosa: «un rapido sguardo di gioia al di là delle parole e dell'immaginazione…»
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