Documenti, 7/2010, 01/04/2010, pag. 201
Venite a me, voi che siete oppressi. Fra Timothy Radcliffe al clero di Dublino, dicembre 2009
«Quella attuale è una crisi tremenda per la Chiesa… È molto più che la
crisi delle violenze sessuali perpetrate su dei minori da parte di alcuni sacerdoti e religiosi. È la crisi di tutta la concezione del sacerdozio e della vita religiosa» nella Chiesa: sono nette le parole che Timothy Radcliffe, già maestro generale dei domenicani, usa per rileggere i recenti avvenimenti che hanno colpito la Chiesa, quella irlandese in particolare (cf. qui a p. 193). Lo fa rivolgendosi ai sacerdoti della diocesi di Dublino durante un ritiro spirituale dello scorso dicembre. «È una crisi tremenda per la Chiesa, ma reca con sé una promessa e una benedizione». Infatti, i tanti e complessi fattori in gioco sono riconducibili a un modello di «potere che si trova alla radice della crisi delle violenze sessuali: la violenza del potere esercitata ai danni dei piccoli e dei vulnerabili». Ma questo non è «il potere di Gesù, che era mite e umile di cuore». Pertanto, conclude il domenicano, «non avremo una Chiesa sicura per i giovani finché non… diventeremo di nuovo una Chiesa umile in cui siamo tutti pari, figli dello stesso Padre».
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