Giovanni Paolo II nel viaggio apostolico in Spagna
Nel corso della quinta visita di Giovanni Paolo II alla Spagna (3-4.5.2003; cf. Regno-att. 10,2003,301s) – e del 99o viaggio apostolico – due sono state le parole chiave: pace e terrorismo. «Auspico per ognuno la pace che solo Dio, per mezzo di Gesù Cristo, ci può dare; la pace che è opera della giustizia, della verità, dell’amore, della solidarietà», queste le prime parole pronunciate all’arrivo il 3 maggio, di fronte ai rappresentanti di un governo che si era pronunciato a favore della guerra in Iraq e di una Chiesa che aveva manifestato qualche opposizione. Tema ripreso e molto applaudito anche nell’incontro con i giovani nella stessa giornata – una sorta di piccola GMG. Sul terrorismo, di cui ha parlato anche il re Juan Carlos nel suo saluto (cf. riquadro a p. 322), il papa ha esortato i giovani a mantenersi «lontani da ogni forma di nazionalismo esasperato, di razzismo e d’intolleranza»: il riferimento è principalmente alla questione basca, che ha di recente impegnato la Conferenza episcopale con la stesura di un discusso documento (Regno-doc. 1,2003,25) e con un aspro conflitto col governo (cf. Regno-att. 12,2002,367; 14,2002,441; 22,2002,747).
Documento, 01/06/2003, pag. 321