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Documenti, 11/2003, 01/06/2003, pag. 324

La Polonia, l'Europa e il papa

Giovanni Paolo II ai pellegrini polacchi
L’udienza concessa ai pellegrini giunti a Roma dalla Polonia per la canonizzazione di due religiosi della loro terra il 19 maggio scorso è stata l’occasione per il papa di ripercorrere sinteticamente le visite da lui compiute in Polonia e le condizioni storiche e culturali all’interno delle quali sono state attuate: guardate oggi, esse costituiscono una trama in cui è possibile intravedere «il disegno salvifico di Dio». «Ricordo questi incontri particolari con i polacchi – ha affermato il papa –, poiché nel loro contenuto spirituale è racchiusa la storia dell’ultimo quarto di secolo della Polonia, dell’Europa, della Chiesa e dell’attuale pontificato. Siano rese grazie a Dio per questo tempo, in cui abbiamo sperimentato l’abbondanza della sua grazia». Giovanni Paolo II ha poi colto l’occasione per ribadire con forza le motivazioni più profonde dell’entrata della Polonia nelle strutture dell’Unione Europea, mentre è imminente nel paese un incerto referendum in proposito: «So che sono numerosi gli oppositori dell’integrazione… Debbo tuttavia sottolineare che la Polonia ha costituito sempre un’importante parte dell’Europa e oggi non può abbandonare questa comunità che… costituisce una famiglia di nazioni basata sulla comune tradizione cristiana». Come «l’Europa ha bisogno della Polonia» così «la Polonia ha bisogno dell’Europa».

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