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Documenti, 11/2003, 01/06/2003, pag. 351

L'ospitalità eucaristica è possibile

Istituti teologici ecumenici in Germania
«Noi peroriamo la causa di un’ospitalità eucaristica aperta come regola generale della pratica ecumenica, poiché riteniamo che non esistano più ragioni teologiche sufficienti per rifiutare questo primo passo verso una comune vita eucaristica dei cristiani, là dove il vivere insieme è diventato una realtà normale e naturale». «Non si può negare quest’ospitalità eucaristica a quei cristiani e a quelle cristiane che, a causa della loro abituale frequentazione ecumenica, si sentono spiritualmente spinti a sedersi insieme ai credenti di altre Chiese alla tavola del Signore... Non essendovi più sufficienti ragioni teologiche per il rifiuto dell’ospitalità eucaristica, noi sosteniamo la sua possibilità come scelta normale nella vita delle persone che vivono in profonda comunione ecumenica». Questo in sintesi sostiene, e sviluppa in sette tesi con relativa spiegazione e stato della discussione, il documento La comunione alla cena del Signore è possibile. Tesi sull’ospitalità eucaristica, elaborato da tre istituti di ricerca ecumenica, due protestanti e uno cattolico, di area tedesca: il Centre d’études oecuméniques di Strasburgo, il Konfessionskundliches Institut di Bensheim e l’Institut für ökumenische Forschung di Tubinga. Preparato in vista dell’Ökumenische Kirchentag, l’incontro ecumenico ecclesiale celebrato in Germania il 28.5-1.6.2003, è stato letto con una qualche forzatura in contrapposizione all’enciclica Ecclesia de eucharistia a causa della sovrapposizione delle date di pubblicazione, intorno alla metà di maggio. Cf. Regno-att. 10,2003,308.

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