«La nostra comune speranza... è che da oggi si possa pensare a «Parabole mediatiche» come all'appuntamento della svolta. Ne abbiamo bisogno». Le parole introduttive dell'intervento di D. Boffo, direttore di Avvenire, ben fotografano l'intenzione con cui la Conferenza episcopale italiana, attraverso la Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, l'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e il Servizio nazionale per il progetto culturale, ha convocato a Roma, dal 7 al 9 novembre scorsi, il convegno nazionale «Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione», radicandolo – come ha sottolineato il card. Ruini – all'interno dello sviluppo del «progetto culturale». La documentazione che riportiamo riguarda la sessione del 7, con la prolusione del card. Ruini e la relazione del prof. Z. Bauman, sociologo all'Università di Leeds, e quella allargata del 9, svoltasi in Vaticano (Aula Paolo VI), con gli interventi del card. Ratzniger, dello storico G. Rumi e di D. Boffo e il discorso di Giovanni Paolo II (cf. riquadro a p. 664). Tra le molte suggestioni dei testi, segnaliamo: la questione del rapporto tra informazione-conoscenza e responsabilità morale (Bauman); l'immagine del Vangelo come un'«incisione» praticata nel «sicomoro» di ogni cultura «pagana» (Ratzinger, che la mutua da Basilio il Grande); la difesa della storiografia come antidoto alla «dittatura del presente» (Rumi). Originali: stampe (22.11.2002) da sito Internet www.chiesacattolica.it/parabole. Gli «Atti» del Convegno verranno pubblicati nei primi mesi del 2003 presso le EDB.