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Documenti
Documenti, 21/2002, 01/11/2002, pag. 699

Le violenze sessuali sui minori

Vescovi tedeschi
«La violenza sessuale su bambini e minori è un fenomeno sempre più evidente in tutta la nostra società, e anche nella Chiesa. Esso indica una profonda crisi e per la Chiesa è un imperativo per una purificazione nello Spirito del Vangelo... Se un sacerdote commette violenza su un bambino o su un giovane, offusca anche l’annuncio cristiano e la credibilità della Chiesa, gettando gravi ombre sulla comunità ecclesiale... È ferma volontà di noi vescovi, come responsabili delle nostre diocesi, fare tutto il possibile per combattere efficacemente le violenze sessuali su minori e impedire che si ripetano. Allo stesso tempo, affermiamo che la maggior parte dei chierici svolge il suo servizio in modo esemplare». L’intenzione che anima le Linee guida con note esplicative sulla procedura a proposito delle violenze sessuali su minori da parte di sacerdoti nell’ambito di competenza della Conferenza episcopale tedesca è quella di coniugare il massimo della trasparenza procedurale e l’assunzione di responsabilità da parte della Chiesa tedesca con l’esercizio di una vicinanza umana e cristiana alle vittime. Il testo è stato approvato nel corso dell’Assemblea autunnale dei vescovi tedeschi a Fulda, il 26 settembre 2002. Cf. Regno-att. 18,2002,601. Originale: stampa (14.10.2002) da sito Internet www.dbk.de. Nostra traduzione dal tedesco.

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Documenti, 2023-19

L’abuso di autorità spirituale

Vescovi tedeschi

Negli ultimi tempi le cronache hanno portato alla ribalta, da parte di fondatori di comunità o personaggi carismatici, casi di abuso spirituale, che consiste «nell’abuso dell’autorità spi-
rituale che qualcuno ha o si attribuisce, ad esempio come pastore, direttore spirituale, formatore, e alla relativa manipolazione, ad esempio dell’interpretazione delle sacre Scritture, della tradizione spirituale della Chiesa o della spiritualità di una comunità»
. In Germania per esempio ci sono stati i casi della comunità «Totus tuus» della diocesi di Münster e della «Christusgemeinschaft» di Osnabrück.

Molto spesso tali forme di costrizione accompagnano altri tipi di abusi e violenza, e nel caso dell’abuso spirituale «le conseguenze psichiche, emotive, biografiche ed esistenziali, le ferite che a volte durano per tutta la vita sono paragonabili a quelle della violenza sessuale» (H. Timmerevers).

Per questa ragione la Conferenza episcopale tedesca ha voluto richiamare l’attenzione sul tema, anche perché «l’abuso spirituale come sistema complesso non è qualificato come reato né nel diritto penale canonico (versione riformata del 2021) né nel codice penale statale». E il 26 settembre ha pubblicato, a cura del Segretariato della Conferenza episcopale, un sussidio intitolato Abuso di autorità spirituale. Sul trattamento degli abusi spirituali che, sulla base degli studi disponibili, circoscrive il problema e offre possibili misure preventive e d’azione sulla base del diritto canonico e amministrativo.

Documenti, 2020-11

A 75 anni dalla fine della guerra

Per l‘anniversario della fine della seconda guerra mondiale

Vescovi tedeschi

«Non essendosi i vescovi opposti alla guerra con un chiaro “no”, e anzi avendo per la maggior parte rafforzato la volontà di proseguirla, si resero complici della guerra». Il documento dal titolo I vescovi tedeschi nella guerra mondiale. Una riflessione per la fine della seconda guerra mondiale 75 anni fa, pubblicato il 29 aprile in vista dell’anniversario della resa incondizionata del Reich tedesco (8 maggio 1945), affronta il tema del ruolo della Chiesa cattolica, soprattutto dei suoi vescovi, sotto il dominio nazista e in particolare nel corso della seconda guerra mondiale.

Il documento, che è il primo a uscire sotto la nuova presidenza dell’episcopato di mons. Georg Bätzing, arcivescovo di Limburg, riconosce che la forma tradizionale di legittimazione del potere, la teoria della guerra giusta e la lotta contro il bolscevismo portarono a «un posizionamento ambivalente e talvolta problematico della Chiesa». Dopo la guerra, «solo nel confronto critico, spesso teso e doloroso, con la sofferenza degli altri, specialmente degli ebrei, la Chiesa in Germania è riuscita a poco a poco a ritrovare se stessa».

Documenti, 2019-13

Essere Chiesa insieme

Sul rinnovamento della pastorale

Vescovi tedeschi

Da alcuni anni la Chiesa cattolica tedesca si è impegnata in un processo per il rinnovamento della pastorale, con l’obiettivo in particolare di promuovere una maggior partecipazione delle donne nei ruoli direttivi, ripensando e approfondendo dal punto di vista teologico e pastorale la questione della leadership nella Chiesa (cf. Regno-doc. 5,2013,168).

Nel 2015 quindi la Conferenza episcopale tedesca ha pubblicato la lettera pastorale Essere Chiesa insieme. Riflessione dei vescovi tedeschi sul rinnovamento della pastorale, datata 1° agosto e pubblicata il 23 settembre, che «vuole accompagnare il cammino che le persone nelle diverse diocesi del nostro paese stanno compiendo: il cammino da una Chiesa popolare a una Chiesa del popolo di Dio». Il processo qui raccomandato e avviato di sperimentazione nelle diocesi è in corso di raccolta ed elaborazione, e reperibile nel suo sviluppo sul sito gemeinsam-kirche-sein.de (cf. qui a p. 429).