Documenti, 9/2001, 01/05/2001, pag. 311
Il Canada di fronte alla povertà
Vescovi canadesi
"Rendere possibile la fine dell'esclusione, promuovere un rinnovato rispetto del bene comune, rinvigorire la nostra solidarietà con tutti gli esseri viventi e con il nostro pianeta è iscrivere definitivamente la giustizia del giubileo nella nostra condotta pratica e nella nostra vita in famiglia, nella Chiesa e nella società". Il 2 febbraio 2001 la Commissione per gli affari sociali della Conferenza dei vescovi cattolici del Canada ha pubblicato una lettera aperta indirizzata ai membri del Parlamento canadese in coincidenza con l'entrata in carica del nuovo governo, eletto dai cittadini il 27 novembre del 2000. Fin dalla scelta del titolo, Il bene comune o l'esclusione: i canadesi davanti a una scelta, i vescovi puntano il dito contro uno dei fenomeni più allarmanti nell'attuale congiuntura storico-sociale del paese, ossia il divario crescente fra i beneficiari della crescita economica e gli esclusi. I vescovi denunciano questa situazione di flagrante disuguaglianza in un paese ricco come il Canada, e chiedono ai responsabili politici del paese di mobilitarsi contro un fenomeno che, dal loro punto di vista, altro non è se non il frutto di una globalizzazione governata dalle sole regole del mercato, applicate secondo la legge del più forte.
La Documentation catholique 83(2001) 7/2245, 1.4.2001, 330-335. Nostra traduzione dal francese.
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