Documenti, 19/2001, 01/10/2001, pag. 650
Un secondo Illuminismo
«L’incontro delle potenze economiche dominanti per la regolazione dell’economia divenuta globale è diventato il campo di battaglia ideologico dell’era postcomunista. Mentre da una parte tecnica ed economia sono intese come veicolo della libertà radicale degli uomini, la loro onnipresenza con le norme a essa inerenti viene ora avvertita come dittatura globale e combattuta con una furia anarchica, nella quale la libertà della distruzione si presenta come un elemento essenziale della libertà umana». Invitato alla 27a edizione del Seminario Ambrosetti (7-9.9.2001), organizzato ogni anno a Villa d’Este a Cernobbio dallo Studio Ambrosetti su temi legati agli scenari economici internazionali, il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede card. Joseph Ratzinger ha tenuto una riflessione sui valori che devono guidare il mondo economico (8.9.2001). L’intervento ha avuto una certo eco sulla stampa in relazione all’analisi sulla globalizzazione e gli eventi legati al vertice dei G8 del luglio scorso a Genova (cf. Regno-doc. 15,2001,508; Regno-att. 16,2001,527).
Di fronte allo scenario di un futuro prossimo, in cui un «nuovo ordine mondiale» dominato dall’economia e dalla tecnica potrebbe configurarsi come un’«utopia dell’orrore», il card. Ratzinger richiama l’Europa e il mondo intero a dotarsi di «elementi correttivi a partire dalla sua grande tradizione e dalle grandi tradizioni etiche dell’umanità».
Originale: stampa da supporto magnetico in nostro possesso. Sottotitoli redazionali.
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