Hans J. Blommestein
"O brave new world, o nuovo mondo mirabile!": l’esclamazione di Miranda nella Tempesta di Shakespeare, rovesciata nell’anti-utopia de Il mondo nuovo di Huxley, costituisce il riferimento simbolico dell’analisi su "Una nuova prospettiva etica sul panorama mondiale della finanza, della tecnologia e del commercio", che offriamo come contributo alla riflessione per la sua attualità nel contesto dell’acceso dibattito sulla globalizzazione (a Genova, dal 20 al 22 luglio, si svolge il vertice del G8), In particolare, si esamina la tendenza della new economy a perseguire l’interesse economico prescindendo dalle regole tradizionalmente riconosciute nel mondo degli affari, mettendo a rischio l’equilibrio stesso del sistema, e s’invoca l’urgente necessità di un’adeguata autoregolamentazione etica dell’ordinamento tecno-capitalistico globale.
L’autore, Hans J. Blommestein, direttore del Capital Market Programme dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), ha proposto l’analisi nel corso del III Convegno internazionale "Globalizzazione, culture e religioni. L’impatto del mercato e delle nuove tecnologie", organizzato dall’Istituto internazionale J. Maritain (Venezia-Treviso, 11-13.2.2001).
Originale: stampa da supporto magnetico. Nostra traduzione dall’inglese. Cf. anche Regno-att. 20,1998,706 e Regno-doc. 9,2001,305.
Documento, 01/07/2001, pag. 457