Giovanni Paolo II
"Volge al termine la fase antepreparatoria (dell'anno santo), e con il 1997 inizierà quella propriamente preparatoria": un'occasione "di conversione e di verifica dell'impegno pastorale... quasi un prolungato corso di esercizi spirituali". Con questa intonazione "quaresimale" (che rimanda indirettamente anche al "purificarsi, nel pentimento, da errori, infedeltà, incoerenze, ritardi" del passato; cf. Tertio millennio adveniente, n. 33), Giovanni Paolo II si è rivolto ai membri del Comitato centrale del grande giubileo del duemila e ai 106 rappresentanti dei comitati nazionali dell'anno santo, riuniti a Roma il 15-16 febbraio scorso per il loro I Incontro internazionale.
Ricevendo dai convenuti le conclusioni dei lavori, svolti in otto gruppi linguistici e con la partecipazione di 6 "delegati fraterni" protestanti, anglicani e ortodossi, il papa ha ripreso direttamente il c. IV della Tertio millennio adveniente (Regno-doc. 21,1994,647ss), aggiungendovi una particolare sottolineatura del ruolo che potranno svolgere, nella preparazione e celebrazione del "primo giubileo dell'era telematica", le "nuove tecnologie multimediali" (n. 7).
Documento, 01/04/1996, pag. 204