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Documenti, 7/1996, 01/04/1996, pag. 248

Estonia: Mosca contro Costantinopoli. Le ragioni di Mosca

Patriarcato di Mosca
"La santissima chiesa madre di Costantinopoli... ha accolto la legittima richiesta dei cristiani ortodossi in Estonia e dell'onorevole governo estone" di ripristinare la Chiesa ortodossa estone "come chiesa autonoma sotto la giurisdizione del Patriarcato Ecumenico" (Patriarcato di Costantinopoli, 20 febbraio). "Il santo sinodo della chiesa russa... ha categoricamente sconfessato l'intenzione di Costantinopoli di accogliere sotto la sua giurisdizione il gruppo scismatico di preti e fedeli le cui azioni trovano sostegno da parte del governo dell'Estonia" (Patriarcato di Mosca, 23 febbraio). A complemento dell'ampio servizio apparso su Regno-att. 6,1996,136, presentiamo qui i documenti ufficiali diffusi tra il 20 e il 24 febbraio scorso dal Patriarcato di Costantinopoli (sez. 1, "Le ragioni di Costantinopoli": Atto patriarcale e sinodale, Comunicato e Lettera ad Alessio II) e dal Patriarcato di Mosca (sez. 2, "le ragioni di Mosca": Comunicato stampa e Dichiarazione di Cirillo) a proposito della controversia intorno alla concessione dell’ autonomia alla Chiesa ortodossa in Estonia.

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Documenti, 2018-19

Scisma sull’Ucraina

Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli; Patriarcato di Mosca

La crisi tra le Chiese ortodosse di Costantinopoli (la «Chiesa madre») e di Mosca (la «terza Roma») sulla questione del territorio canonico dell’Ucraina è culminata in ottobre nella rottura della comunione, cioè nello «scisma». Dopo la decisione del Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli di revocare la scomunica ai metropoliti Filarete Denysenko e Makariy Maletych, leader di due Chiese ortodosse ucraine che sin dalla caduta dell’URSS chiedono l’indipendenza (autocefalia) dal Patriarcato di Mosca, e di revocare l’Atto del 1686 che affidava il territorio ucraino alla Chiesa ortodossa russa, quest’ultima ha deciso che «fino a quando il Patriarcato di Costantinopoli non rinuncerà alle sue decisioni anti-canoniche, è impossibile per tutto il clero della Chiesa ortodossa russa concelebrare con il clero della Chiesa di Costantinopoli, e per i laici partecipare ai sacramenti amministrati nelle sue chiese».

Pubblichiamo l’Annuncio del Santo Sinodo del Patriarcato di Costantinopoli, dell’11 ottobre, e la Dichiarazione sull’invasione del Patriarcato di Costantinopoli nel territorio canonico della Chiesa russa del Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca, del 15 ottobre. Per una ricostruzione più ampia della vicenda, che ha risvolti geopolitici ed ecumenici, cf. Regno-att. 16,2018,470.

Documenti, 2002-9

Risposta sull'Europa

Patriarcato di Mosca
Il 27 marzo 2002 il Dipartimento per le relazioni esterne, presieduto da Cirillo di Smolensk, ha reso nota la Risposta ufficiale del Patriarcato di Mosca al «Libro bianco sulla governance europea» pubblicato dalla Commissione europea in data 25.7.2001. Due i temi su cui s'incentra la reazione positiva e propositiva della Chiesa di Mosca: il contributo che le nazioni di cultura ortodossa possono apportare allo sviluppo dell'integrazione europea; forme e istituzioni per un'effettiva cooperazione a livello internazionale. Da un lato, il Patriarcato di Mosca si trova direttamente chiamato in causa dal processo di integrazione dell'Europa a motivo della giurisdizione che esso mantiene sulle Chiese ortodosse di alcuni degli stati dell'Est che prossimamente entreranno a far parte dell'Unione europea (soprattutto la regione baltica); dall'altro si tratta di accompagnare, e trovare riconoscimento, all'interno del quadro degli intensificati rapporti politici ed economici fra la Russia e l'Unione europea stessa. Gli ambiti di contributo specifico dell'ortodossia e della sua cultura nel processo di unificazione europea sono quelli del dialogo interreligioso, delle questioni sociali ed etiche, dei rapporti fra culture diverse, di una collaborazione per giungere a un sistema di difesa «pan-europeo». «La Chiesa ortodossa russa è pronta a prendere parte alla costruzione di un'esistenza armonica delle varie religioni in Europa e all'elaborazione di una giurisprudenza sullo status delle comunità religiose nel futuro dell'Europa». Originale: stampa (1.4.2002) da sito Internet www.russian-orthodox-church.org.ru; nostra traduzione dall'inglese.