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Attualità
Attualità, 9/2015, 15/10/2015, pag. 639

In attesa del Giubileo

Consolazione per noi romani meschinelli

Luigi Accattoli

Uno dei quattro itinerari del Giubileo dei camminanti passa sotto le mie finestre e io ne sono felice e anche il mio parroco, perché sfiora la nostra chiesa, che è quella della Madonna dei Monti. Faremo un pellegrinaggio a piedi verso San Pietro, ma più ancora io aspetto di varcare la Porta santa della carità, che il papa aprirà all’ostello Luigi di Liegro di via Marsala, a lato della Stazione Termini, il 18 dicembre. Una Porta nuova per segnalare che è nei poveri che incontriamo Cristo. È sulla carità che il Giubileo incontra la città. Così era nella storia e ancora di più lo sarà stavolta. Mi suona strana la preoccupazione degli organizzatori, buttata là nelle conferenze stampa, che gli ambulanti e i questuanti non disturbino i pellegrini: ma se debbiamo incontrare Dio nei poveri, se una delle porte sante sarà per andare da loro, che paura avremo di averli intorno?

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