Cerco le "porte sante della carità"
Mi sono appassionato alle «porte sante della carità» e le vado cercando per ogni dove da quando è stata annunciata quella di via Marsala a Roma. Vedo in esse la prima novità di questo giubileo innovatore e vado costruendo un elenco di quelle italiane chiedendo in giro e interrogando i visitatori del blog. Mentre scrivo se ne aprono dappertutto: in ospedali e in carceri, in centri della Caritas, in comunità d’accoglienza, in ogni luogo del soccorso ai bisognosi. Esulto nello scoprirle, ci vedo un riflesso cultuale del genio della carità che caratterizza la nostra Chiesa, specie in Italia. Un inveramento gestuale dell’affermazione teologica che «l’amore per i poveri è liturgia», cara a papa Benedetto (catechesi del 1° ottobre 2008, Angelus dell’11 luglio 2010). Un ulteriore segno della continuità nella predicazione della carità – la continuità che conta – tra Benedetto e Francesco: dalla teologia dell’amore dell’uno alla pastorale della misericordia dell’altro.
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