Attualità, 4/2013, 15/02/2013, pag. 11
Il pontificato di Joseph Ratzinger: il teologo papa
L'omelia del card. Joseph Ratzinger durante la celebrazione delle esequie di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro è stato un momento di profonda rivelazione della sua auto-comprensione teologica e spirituale. In quel momento parlava un parroco di campagna, umile, che usava termini semplici e comprensibili dalla gente, con emozioni misurate; ma anche estremamente preciso nell'eloquio e nei pochi gesti compiuti. Questa forma rappresenta il suo ideale, e il suo auto-ritratto, fin dagli inizi della sua biografia teologica: essere servitore della verità; di una verità più grande dei pensieri umani, per cui essere un intellettuale non significa mai agire come giudice verso questa verità. Ratzinger ha cominciato i suoi studi di filosofia e teologia nel seminario di Freising (la vecchia sede vescovile e del seminario maggiore della diocesi di Monaco). Il suo maestro più importante, che fu poi anche il direttore sia della sua tesi di dottorato sia di quella di abilitazione, è stato il prof. Gottlieb Soehngen. Il pensiero di Soehngen era caratterizzato da una forma sapienziale della teologia e dava grande importanza alla dimensione estetica del discorso su Dio. Caratteri, questi, che sono diventati un principio normativo anche per il suo discepolo Joseph Ratzinger. …
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