Samaritanus bonus
Il 22 settembre la Congregazione per la dottrina della fede ha presentato la lettera Samaritanus bonus sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita. Il documento, da lungo atteso, ribadisce la posizione della Chiesa cattolica sul controverso tema del cosiddetto «fine vita», riprendendo in parte quanto già affermato in Iura et bona (1980) e nella Evangelium vitae di Giovanni Paolo II (1995).
Nella conferenza stampa di presentazione è stata ribadita la volontà di offrire un testo di riferimento per le relative legislazioni nel mondo e, nonostante il confronto con un «pensiero laico» sia limitato, emerge chiaramente l’intento di spostare l’attenzione sulla persona sofferente e su come il criterio della vicinanza possa essere la chiave risolutiva. Altro tema in evidenza è quello della «richiesta di senso» e del sentimento di solitudine e abbandono che, spesso, portano all’estrema decisione di eutanasia.
Infine le tematiche non secondarie dell’accanimento terapeutico, nelle sue varie manifestazioni, dell’alimentazione e idratazione nelle fasi terminali della vita e dell’obiezione di coscienza sono affrontate con chiarezza dal punto di vista del giudizio, ma lasciando ampio margine alla discrezionalità operativa. Sulla questione dei sacramenti cf. qui a p. 640.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.