Modifica al Catechismo: la pena di morte è «inammissibile»
Per «raccogliere meglio lo sviluppo della dottrina avvenuto su questo punto negli ultimi tempi», papa Francesco aveva chiesto che fosse riformulato l’insegnamento sulla pena di morte (cf. Regno-doc. 19,2017,577). Così la Congregazione per la dottrina della fede, con il Rescriptum ex audientia ss.mi del 2 agosto sulla nuova redazione del n. 2267 del Catechismo della Chiesa cattolica sulla pena di morte – accompagnato da una Lettera ai vescovi circa la nuova redazione del n. 2267 del Catechismo della Chiesa cattolica sulla pena di morte – ha modificato il testo del Catechismo. Laddove prima si affermava che «l’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani», ora nel testo che compendia l’insegnamento della Chiesa cattolica si leggerà che «la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che “la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona”, e s’impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo».
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.