Documenti, 37/2015, 04/12/2015, pag. 16
Il Sinodo e il suo metodo
Alla commemorazione del 50° anniversario dell'istituzione del Sinodo dei vescovi
Card. Christoph Schönborn
Il 17 ottobre, nell’Aula Paolo VI, si è tenuta la commemorazione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi. Dopo l’introduzione del segretario generale del Sinodo, card. Baldisseri, ha preso la parola il card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, cui era affidata la relazione commemorativa. Il suo intervento si è soffermato in particolare sulla metodologia del Sinodo: «Synodos significa “cammino insieme”. (...) Chi è insieme in cammino ha bisogno di una mèta chiara e di una buona via verso tale mèta. Metodo viene da methodos: “Via verso qualcosa”. Il methodos è del tutto decisivo, se si vuole che il synodos abbia un buon esito». Schönborn ha poi indicato nel Concilio degli apostoli a Gerusalemme (At 15,1-35), il modello per il metodo sinodale: pur riconoscendo l’importanza del dibattito, non si tratta di spiegare trattati teologici, o di teorizzare astrattamente, ma di ascoltare «con umiltà» la voce dei fratelli che «con parresia» testimoniano dell’agire di Dio, per accogliere nel cuore la sua volontà. L’esito di un tale cammino insieme non sarà «un compromesso politico su un minimo comune denominatore, bensì (...) il plusvalore che dona lo Spirito Santo, così da poter dire: “Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi” (At 15,28)».
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