Sulle elezioni politiche
Conferenza dei vescovi di Scozia
Dopo i vescovi cattolici di Inghilterra e Galles (cf. in questo numero alle pp. 6ss), anche la Conferenza episcopale di Scozia ha pubblicato una lettera in occasione delle elezioni generali del 7 maggio, distribuita e letta in tutte le parrocchie lo scorso 12 aprile, seconda domenica di Pasqua. Analoga la preoccupazione per il rischio dell’astensione e l’esortazione a votare: «Votare è sia un dovere civile che un obbligo morale cristiano». Analoga anche l’idea di suggerire alcune questioni sulle quali «riflettere e pregare» prima del voto: la vita; la famiglia; l’economia; la libertà; l’evangelizzazione e la pace. Riguardo a quest’ultima, i vescovi segnalano i progetti degli ultimi governi di potenziamento dell’arsenale nucleare, «nonostante i considerevoli costi implicati, le insistenti obiezioni morali e soprattutto gli accordi internazionali intrapresi per impegnarci a combattere la proliferazione di questo tipo di armi». L’esistenza delle armi nucleari «continua a rappresentare una seria minaccia per l’umanità», scrivono, mentre la pace sarebbe meglio difesa da «una maggiore uguaglianza, e soprattutto dall’equità verso i poveri, i rifugiati e i migranti, che dall’aumento della spesa per gli armamenti».
Documento, 15/05/2015, pag. 10