Documenti, 3/2011, 01/02/2011, pag. 108
Chiarezza morale, impegno educativo. La Chiesa ha parlato al Paese. Comunicato finale
«Bagnasco chiede sobrietà: il disagio morale si respira» (Corriere della sera 25.1.2011). Dei 300 e più titoli che i quotidiani italiani hanno dedicato, nella seconda metà di gennaio, alla comunità ecclesiale italiana di fronte all’ultima inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il premier Berlusconi – il cosiddetto «Rubygate» – una buo na parte (tra attese, resoconti e reazioni) ha ruotato intorno alla prolusione che il card. Bagnasco ha pronunciato in apertura del Consiglio permanente della CEI svoltosi ad Ancona (cf. ampiamente Regno-att. 2,2011,1ss). Nel Comunicato finale diffuso il giorno dopo la fine dell’incontro, oltre a sottolineare la «forte unità di giudizio» e la «profonda condivisione», tra i vescovi del Consiglio, «del tono e ancor prima dei contenuti» dell’intervento del loro presidente, si fa riferimento agli altri importanti impegni che la CEI ha davanti a sé nei prossimi mesi: la pubblicazione del documento conclusivo dell’ultima Settimana sociale e del Messaggio d’invito al XXV Congresso eucaristico nazionale che si terrà appunto ad Ancona a settembre e la prossima Assemblea generale, dedicata ai «soggetti e metodi dell’educazione alla fede» nella comunità ecclesiale.
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