Documenti, 1/2006, 01/01/2005, pag. 24
La bussola della Gaudium et spes
Il discernimento dei segni dei tempi, la centralità dell’uomo, il carattere ministeriale della Chiesa, i grandi temi del rapporto Chiesa-mondo in relazione al vissuto quotidiano. Chiamato a rileggere la costituzione pastorale Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo nel 40° della promulgazione, che coincise con la chiusura del concilio Vaticano II, il card. Tettamanzi propone queste quattro piste di attualizzazione, guidato dalla preoccupazione pastorale di ripensare la missione dei cristiani e della Chiesa nel mondo, e in particolare di rilanciare il protagonismo dei cristiani laici. Posto nell’orizzonte del piano pastorale diocesano e del prossimo Convegno ecclesiale nazionale di Verona, l’intervento di Tettamanzi è stato pronunciato a Milano il 29 ottobre scorso a chiusura del convegno «40 anni da Gaudium et spes. Un’eredità da onorare», organizzato dalla Fondazione Lazzati e dall’Azione cattolica ambrosiana.