Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti
«È importante riconoscere che lo sfruttamento sessuale, la prostituzione e il traffico di esseri umani sono tutti atti di violenza contro le donne e, come tali, costituiscono un’offesa alla loro dignità e una grave violazione di diritti umani fondamentali... La Chiesa deve assumersi la difesa dei legittimi diritti delle donne». A conclusione del I° Incontro internazionale di pastorale per la liberazione delle donne di strada (Roma, 20-21.6.2005), organizzato dal Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti per elaborare una risposta pastorale efficace al problema e dare una forma di coordinamento alle iniziative già esistenti, il documento finale ha ribadito la necessità di un’azione educativa da parte della Chiesa, con un particolare riferimento al genere maschile. «Gli uomini hanno un importante ruolo da svolgere nell’aiutare a raggiungere l’uguaglianza dei sessi, in un contesto di reciprocità e di giuste differenze. Gli sfruttatori (generalmente uomini), che sono «clienti», trafficanti, turisti del sesso ecc., hanno bisogno di essere educati, sulla gerarchia dei valori umani e riguardo ai diritti umani. Essi hanno bisogno anche di udire dalla Chiesa, se non dallo stato, una chiara condanna del loro peccato e dell’ingiustizia che commettono».
Documento, 01/10/2005, pag. 479