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Documenti, 19/2004

Mane nobiscum Domine

Lettera apostolica di Giovanni Paolo II per l'anno dell'eucaristia
«Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino» (Lc 24,32). L’icona dei discepoli di Emmaus costituisce il riferimento evangelico della lettera apostolica di Giovanni Paolo II Mane nobiscum Domine, indirizzata all’episcopato, al clero e ai fedeli per l’anno dell’eucaristia ottobre 2004-ottobre 2005. L’iniziativa del pontefice intende proporre questo «come un anno di sintesi, una sorta di vertice di tutto il cammino percorso»: nella preparazione «tutta trinitaria e cristocentrica» del giubileo, nel documento di carattere programmatico Novo millennio ineunte centrato sulla contemplazione del volto di Cristo, attraverso l’anno del rosario e la recente enciclica Ecclesia de eucharistia fino ad arrivare alla prossima assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema eucaristico (Vaticano, 2-29.10.2005). Presentata l’8 ottobre, la lettera è stata seguita il 14 dal documento della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti Anno dell’eucaristia. Suggerimenti e proposte (cf. in questo numero a p. 591). «Se il frutto di questo anno fosse anche soltanto quello di ravvivare in tutte le comunità cristiane la celebrazione della messa domenicale e di incrementare l’adorazione eucaristica fuori della messa, questo anno di grazia avrebbe conseguito un risultato significativo». Cf. Regno-att. 18,2004,604.

Anno dell'eucaristia

Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti
«L’anno dell’eucaristia è tempo propizio per dilatare lo sguardo oltre gli aspetti tipicamente celebrativi. Proprio perché è il cuore della vita cristiana, l’eucaristia non si conclude tra le pareti della chiesa, ma esige di trasfondersi nel vissuto di chi vi partecipa… Gli atteggiamenti eucaristici cui siamo educati dalla celebrazione sono da coltivare nella vita spirituale, tenendo conto della vocazione e dello stato di vita di ciascuno. L’eucaristia in verità è alimento essenziale per tutti i credenti in Cristo, senza distinzione di età e condizione». Pubblicato a pochi giorni (14 ottobre) dalla lettera apostolica di Giovanni Paolo II Mane nobiscum Domine, che proclama l’anno dell’eucaristia dall’ottobre 2004 all’ottobre 2005, il documento della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti Anno dell’eucaristia. Suggerimenti e proposte si presenta come un «sussidio» che, senza pretendere «alcuna esaustività», «si limita a dare, con uno stile essenziale, suggerimenti operativi». Accanto a questi, tuttavia, un capitolo di linee di spiritualità eucaristica, che traggono spunto dalla liturgia della messa, riconduce suggerimenti e proposte al «livello spirituale (più) profondo» richiamato dalla lettera del papa. Cf. Regno-att. 18,2004,604 e in questo numero a p. 585.

Un futuro alle parrocchie

Mons. Cataldo Naro, arcivescovo di Monreale
Si parla della parrocchia nello specifico contesto della Chiesa del Sud, si usa un approccio pratico ai fini di decisioni pastorali impegnative, si colloca tale sforzo nell’invito operato dalla Conferenza episcopale italiana nel documento Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia (Regno-doc. 13,2004,394): sono almeno tre le ragioni che raccomandano la lettura della lettera pastorale di mons. Cataldo Naro, arcivescovo di Monreale, Diamo un futuro alle nostre parrocchie, presentata lo scorso 9 settembre. La CEI ha lavorato due anni sul tema parrocchiale in tre distinte assemblee (2003-2004). In questo frattempo sono almeno quindici le Chiese locali che hanno ripreso come tema centrale delle lettere pastorali la parrocchia, i suoi problemi e il suo futuro, senza contare la riflessione contigua sulle unità pastorali. Mons. Naro considera la prospettiva di un nuovo disegno delle parrocchie nel territorio. La loro moltiplicazione a metà del secolo scorso aveva incrinato una lunga tradizione che si fondava, anche nei centri più popolosi, sull’unità della parrocchia. La crisi numerica del clero e la fragilità di parrocchie troppo piccole, distese su un territorio omogeneo, suggerisce la loro riduzione e il loro rafforzamento. Poco saggio si rivelerebbe l’atteggiamento passivo che lascia tutto com’è, che ricorre all’«immissione massiccia di sacerdoti da fuori della nostra diocesi», che ritorna semplicemente al passato. I tratti principali che ogni parrocchia deve essere in grado di mostrare sono: il rapporto missionario col territorio, il superamento dell’autosufficienza, una ministerialità diffusa per una pastorale «integrale». Il fine è quello di dare «un futuro alle nostre comunità parrocchiali, rinnovando la loro capacità di “dire” il Vangelo agli uomini del nostro tempo e del nostro luogo».

I cattolici, la democrazia: scenari e poteri

44a Settimana sociale
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Presentazione

L. Chiarinelli
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Introduzione ai lavori

Card. C. Ruini
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Il messaggio del papa

Giovanni Paolo II
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Il valore della democrazia

prolusione di F. P. Casavola
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Scienza e tecnologia

Intervento di P. Binetti
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Economia e finanza / 1

Intervento di G. Bazoli
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Economia e finanza / 1

Intervento di P.P. Baretta
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Democrazia e informazione

Intervento di F. Casetti
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Politica e poteri / 1

Intervento di F. Pizzetti
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - Politica e poteri / 2

Intervento di F. Viola
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

44a Settimana sociale - I cattolici e la democrazia

Intervento del card. D. Tettamanzi
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).

Una Costituzione per l'Europa

Conferenza dei rappresentanti dei governi degli stati membri dell'Unione Europea
Il 29 ottobre 2004 è stato firmato a Roma il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa, a conclusione di due anni di lavoro della Convenzione sul futuro dell’Europa, l’«assemblea costituente» presieduta da Valery Giscard d’Estaing (cf. Regno-doc. 9,2002,309ss e il progetto preliminare di Trattato in Regno-doc. 3,2003,108ss). A firmare la Costituzione è l’Europa dei 25, dopo l’allargamento ai paesi dell’Europa dell’Est avvenuto il 1° maggio 2004 e un’intensa trattativa politica tra i governi sul contenuto della Carta (politica estera e di difesa comune, cooperazione rafforzata, modalità di voto e così via). La Costituzione s’ispira «alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, e dello stato di diritto» (Preambolo), e nei confronti delle Chiese «rispetta e non pregiudica lo status di cui godono negli stati membri, in virtù del diritto nazionale… Riconoscendone l’identità e il contributo specifico, l’Unione mantiene un dialogo aperto, trasparente e regolare con tali Chiese e organizzazioni» (art. I-52). Il Trattato è costituito da quattro parti. Pubblichiamo la parte I, che definisce identità, obiettivi, competenze e organi dell’Unione, mentre per la parte II, che contiene la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, rimandiamo a Regno-doc. 19,2000,631ss.