Conferenza dei rappresentanti dei governi degli stati membri dell'Unione Europea
Il 29 ottobre 2004 è stato firmato a Roma il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa, a conclusione di due anni di lavoro della Convenzione sul futuro dell’Europa, l’«assemblea costituente» presieduta da Valery Giscard d’Estaing (cf. Regno-doc. 9,2002,309ss e il progetto preliminare di Trattato in Regno-doc. 3,2003,108ss). A firmare la Costituzione è l’Europa dei 25, dopo l’allargamento ai paesi dell’Europa dell’Est avvenuto il 1° maggio 2004 e un’intensa trattativa politica tra i governi sul contenuto della Carta (politica estera e di difesa comune, cooperazione rafforzata, modalità di voto e così via).
La Costituzione s’ispira «alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, e dello stato di diritto» (Preambolo), e nei confronti delle Chiese «rispetta e non pregiudica lo status di cui godono negli stati membri, in virtù del diritto nazionale… Riconoscendone l’identità e il contributo specifico, l’Unione mantiene un dialogo aperto, trasparente e regolare con tali Chiese e organizzazioni» (art. I-52).
Il Trattato è costituito da quattro parti. Pubblichiamo la parte I, che definisce identità, obiettivi, competenze e organi dell’Unione, mentre per la parte II, che contiene la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, rimandiamo a Regno-doc. 19,2000,631ss.
Documento, 01/11/2004, pag. 637