Documenti, 15/2004, 01/09/2004, pag. 471
Collaborazione dell'uomo e della donna
Congregazione per la dottrina della fede
Nel rapporto fra uomo e donna sono due i percorsi censurati e una la proposta della fede cristiana. Il primo no è verso quella «tendenza (che) sottolinea fortemente la condizione di subordinazione della donna, allo scopo di suscitare un atteggiamento di contestazione. La donna, per essere se stessa, si costituisce quale antagonista all’uomo». Il secondo no riguarda quella tendenza che «per evitare ogni supremazia dell’uno sull’altro sesso» vuole «cancellare le loro differenze, considerate come semplici effetti di un condizionamento storico-culturale». La proposta della Chiesa, invece, «illuminata dalla fede in Gesù Cristo, parla… di collaborazione attiva, proprio nel riconoscimento della stessa differenza, tra uomo e donna».
La Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo, pubblicata dalla Congregazione per la dottrina della fede il 31 luglio scorso, argomenta in 17 punti la posizione ecclesiale: illustra il problema, passa in rassegna alcuni testi dell’Antico e del Nuovo Testamento, poi si sofferma sul richiamo ontologico e teologico della relazione fra i sessi.
Fra gli elementi positivi del testo va segnalato il fatto che si tratta del primo documento teologico-normativo sul tema, che l’argomentazione rifugge dal biologismo e dall’astrattismo per seguire il tracciato biblico, che emerge un debito positivo rispetto alle riflessioni del femminismo cristiano. La ricezione delle donne cristiane potrà confermare il consenso all’indirizzo proposto.
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