Documenti, 9/2003, 01/05/2003, pag. 271
Etica e ricerca biomedica
Pontificia accademia per la vita
Una delle scienze che ha maggiormente contribuito allo sviluppo di nuove conoscenze e possibilità di diagnosi e di terapia per patologie gravi ancora oggi inguaribili è la biomedicina. Ma quanto più essa si sviluppa tanto più «esige, da parte degli scienziati e della società tutta, l’assunzione di una responsabilità» proporzionale alla «potenza dell’intervento stesso». Un sì convinto e ribadito alla ricerca scientifica viene dal Comunicato finale della IX Assemblea generale della Pontificia accademia per la vita, tenutasi il 24-26 febbraio 2003 e intitolata «Etica della ricerca biomedica. Per una visione cristiana». Un sì che deve però essere plasmato dalla cultura umanistica, cui la ricerca deve fare riferimento in ogni suo passaggio e che deve tenere conto dei più vulnerabili, siano essi l’embrione o i paesi con più scarse risorse economiche, che rischiano di essere emarginati sia dalla ricerca sia dai benefici derivanti da essa. Per questo l’Assemblea ha predisposto un manifesto, intitolato Proposta di impegno etico per i ricercatori in ambito biomedico, che «tutti i ricercatori e gli operatori» sono invitati a firmare e che richiama alcuni principi regolatori della ricerca biomedica.
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