Documenti, 21/2001, 01/11/2001, pag. 684
La prospettiva degli xenotrapianti
Pontificia accademia per la vita
Lo xenotrapianto, cioè il trapianto d’organi o tessuti animali in riceventi umani, è una promettente sfida scientifica, un’opzione terapeutica realistica e un progetto eticamente lecito in linea di principio, una volta salvaguardati i diritti degli individui e della comunità alla tutela della salute e a pari opportunità d’accesso alle cure. È in sintesi quanto la Pontificia accademia per la vita ha proposto alla comunità scientifica e non, con il presente documento su La prospettiva degli xenotrapianti, presentato il 26 settembre scorso, recependo le conclusioni dello specifico Gruppo di lavoro sullo xenotrapianto composto da biologi, immunologi, virologi, genetisti, chirurghi, veterinari ed esperti di antropologia filosofica, morale, bioetica e diritto, e da due rappresentanti della Segreteria di stato.
Si tratta di un contributo «preventivo», in quanto in realtà lo studio degli xenotrapianti è ancora in fase sperimentale pre-clinica, cioè al trapianto da animale ad animale. Tuttavia si pone ad «exemplum di come i rappresentanti della scienza e della tecnica da un lato, e quelli della morale e della fede dall’altro, possano incontrarsi a un tavolo comune... e discutere di un’epistemologia del pensiero scientifico affinché fides et ratio possano continuare a camminare insieme» (M. Lavitrano, coordinatrice del Progetto xenotrapianto Italia, conferenza stampa di presentazione, 26.9.2001).
L’Osservatore romano 26.9.2001, inserto tabloid.
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