Giovanni Paolo II - Lettera enciclica
«Lasciate, miei carissimi fratelli e sorelle, che io renda con intimo trasporto, in compagnia e a conforto della vostra fede, la mia testimonianza di fede nella santissima eucaristia» (n. 59). Ecclesia de eucharistia (la Chiesa vive dell’eucaristia), la XIV lettera enciclica di Giovanni Paolo II firmata e diffusa lo scorso 17 aprile, sviluppa la riflessione del magistero pontificio sul rapporto fra il sacramento e la vita ecclesiale. Più breve delle altre (sono 62 punti per una settantina di pagine) si caratterizza per un tratto meditativo e testimoniante: il dato teologico asseconda l’esigenza di trasmettere ai credenti, e in particolare ai sacerdoti (l’enciclica prende il posto della tradizionale lettera ai presbiteri per il giovedì santo), lo «stupore eucaristico» (n. 6), l’esperienza di celebrare al Cenacolo (n. 4), l’urgenza di trasmettere «commozione e gratitudine» (n. 9) per la presenza eucaristica, di alimentare il «costante desiderio del sacramento» (n. 34).
Tra l’introduzione e la conclusione si collocano i sei capitoli che disegnano lo sviluppo dell’argomentazione: mistero della fede, l’eucaristia edifica la Chiesa, l’apostolicità dell’eucaristia e della Chiesa, l’eucaristia e la comunione ecclesiale, il decoro della celebrazione liturgica, alla scuola di Maria donna «eucaristica». Cf. ampiamente Regno-att. 8,2003,230.
Documento, 01/05/2003, pag. 257