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Documenti, 19/2000

Giubileo delle famiglie: i figli primavera della società

Giovanni Paolo II
Nel «grande spazio (…) tra la Basilica e il colonnato del Bernini» vi è per Giovanni Paolo II una «casa, una grande casa a cielo aperto» (Discorso), dove accogliere genitori e bambini convenuti per il giubileo delle famiglie, durante l'incontro del 14 ottobre scorso e la messa del 15 (Omelia). Con un tono affettuoso e colloquiale il papa ha svolto il tema giubilare, «I figli: primavera della famiglia e della società», proponendo una sorta di piccolo compendio di pastorale familiare. I figli sono allora dono che interroga, benedizione che apre alla speranza e alla solidarietà, compito cui rispondere con l'impegno educativo sia da parte della famiglia sia della società. Le «perplessità» e le paure che circondano la scelta di procreare, i «drammi umani» attorno ai quali maturano i fallimenti familiari devono essere continuamente riletti alla luce della «benedizione originaria» che Dio ha posto «sull'unione sponsale». La pastorale familiare è quindi chiamata ad accompagnare con «la testimonianza della misericordia» di Dio anche «i credenti che hanno divorziato e si sono risposati» e a «immettere nelle pieghe di tanti drammi umani la luce» della Parola. L'Osservatore romano 16-17.10.2000, 3, 6-7.

Discorso

DISCORSO DEL SANTO PADRE - Giubileo delle famiglie Giovanni Paolo II Giubileo delle famiglie I figli primavera della società Nel "grande spazio (�) tra la Basilica e il colonnato del Bernini" vi è per Giovanni Paolo II una "casa, una grande casa a cielo aperto" (Discorso), dove accogliere genitori e bambini convenuti per il giubileo delle famiglie, durante l'incontro...

Omelia

DISCORSO DEL SANTO PADRE - Giubileo delle famiglie Giovanni Paolo II Giubileo delle famiglie I figli primavera della società Nel "grande spazio (�) tra la Basilica e il colonnato del Bernini" vi è per Giovanni Paolo II una "casa, una grande casa a cielo aperto" (Discorso), dove accogliere genitori e bambini convenuti per il giubileo delle famiglie, durante l'incontro...

Comunione piena e visibile

Vescovi anglicani e cattolici a Toronto
Convocati dall'arcivescovo di Canterbury, G. Carey, e dal presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, E.I. Cassidy, vescovi anglicani e cattolici provenienti da 13 diversi paesi anglofoni si sono incontrati a Mississauga (Toronto) dal 14 al 20 maggio, per confrontarsi, nel dialogo e nella preghiera, sul cammino compiuto dalle loro Chiese verso l'unità in questo trentennio (cf. ampiamente Regno-att. 12,2000,371). La Dichiarazione finale e il Piano d'azione sottolineano la specifica novità della consultazione di Toronto: «ci siamo resi sempre più conto che in quanto vescovi abbiamo noi stessi la responsabilità di guidare, promuovere e ravvivare il lavoro che si sta facendo nelle nostre Chiese riguardo all'unità», e raccomandano tra l'altro la creazione di una commissione congiunta per l'unità. In tal forma è stato raccolto l'appello con cui si concludeva la relazione che J.-M. Tillard, uno dei «padri» dell'intero processo di dialogo, aveva inviato a Toronto, senza poter intervenire di persona per ragioni di salute: «È già possibile costruire un ricco e significativo nuovo stadio evangelico di koinonia, già visibile, approvato ufficialmente dalle nostre autorità. Ma, se realmente lo vogliamo, vogliamo anche pagare il prezzo di una tale impresa? Le parole non bastano più; occorrono decisioni».

Relazione di J.-M. R. Tillard

Vescovi anglicani e cattolici a Toronto   Ecumenismo Vescovi anglicani e cattolici a Toronto Comunione piena e visibile Convocati dall'arcivescovo di Canterbury, G. Carey, e dal presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, E.I. Cassidy, vescovi anglicani e cattolici provenienti da 13 diversi paesi anglofoni si sono incontrati a Mississauga (Toronto)...

Comunione nella missione

Vescovi anglicani e cattolici a Toronto   Ecumenismo Vescovi anglicani e cattolici a Toronto Comunione piena e visibile Convocati dall'arcivescovo di Canterbury, G. Carey, e dal presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, E.I. Cassidy, vescovi anglicani e cattolici provenienti da 13 diversi paesi anglofoni si sono incontrati a Mississauga (Toronto)...

Primato e comunione

SAE-Gruppo di lavoro teologico
«La riflessione e il dialogo fra le Chiese deve riguardare innanzitutto la realizzazione di una seria riforma del papato, anzi di un'autentica conversione della sua figura e del suo esercizio, in maniera da poter corrispondere alle esigenze di un’ecclesiologia di comunione, e questo nel contesto di una conversione evangelica di tutte le Chiese». La riforma è possibile, in base alla distinzione «fra la sostanza della fede e le forme storiche e culturali in cui essa è stata espressa e vissuta nel corso della storia». La richiesta è avanzata dal Gruppo di lavoro teologico del Segretariato attività ecumeniche (SAE), che alla XXXVII Sessione ecumenica (Chianciano, 22-29.7.2000) ha presentato il documento Il ministero del vescovo di Roma al servizio della comunione. Indicazioni per una riforma del modo di esercizio del papato. Il testo si iscrive tra le reazioni alla richiesta, avanzata da Giovanni Paolo II alle Chiese e comunità ecclesiali nell’enciclica Ut unum sint, a «instaurare con me [sul primato] un dialogo fraterno, paziente, nel quale potremmo ascoltarci al di là di sterili polemiche, avendo a mente soltanto la volontà di Cristo per la sua Chiesa».

Le istituzioni sanitarie cattoliche

CEI-Ufficio per la pastorale della sanità
Nell’ambito dell’assistenza sanitaria, fin dalle sue origini la Chiesa ha svolto un ruolo profetico, mostrando "il suo volto più bello e più fedele all’universale precetto della carità". Ma oggi "nasce una domanda cruciale. Quale vuole essere il ruolo della Chiesa di fronte ai mutamenti che la sanità e lo stesso "statuto della medicina" stanno subendo?". Per rispondere alla domanda e aiutare le istituzioni sanitarie cattoliche (ISC) a un "coerente rinnovamento", l’Ufficio nazionale CEI per la pastorale della sanità ha elaborato il sussidio Le istituzioni sanitarie cattoliche in Italia. Identità e ruolo, frutto di un’ampia riflessione da parte di rappresentanti delle ISC. Acuto nell’analisi delle sfide proposte dai cambiamenti della medicina e degli atteggiamenti con cui oggi ci si pone di fronte a essa, il documento non ricusa né una garbata esortazione per un servizio quanto mai competente e qualificato nella prestazione di cura, senza dimenticare di "schierarsi sempre e comunque in favore del più debole o di chi, di fatto, non è garantito", né una misurata critica a certe forme di intervento dello stato, tese a favorire le strutture assistenziali "pubbliche" a prescindere dalla loro validità, senza tener conto dell’utilità "pubblica" del servizio offerto del cosiddetto "privato sociale". Opuscolo, EDB, Bologna 2000.

La Madonna del Sabato santo

Card. C.M. Martini
La Madonna del Sabato santo. Lettera pastorale 2000-2001, che il card. Martini indirizza alla Chiesa di Milano nell’anno del giubileo, è una lettera "sabbatica", che non intende "sovrapporre nuove iniziative a quelle già numerose previste dal calendario del giubileo", ma piuttosto offrire una "sosta nel cammino: una pausa che... ci sostenga nel ritrovare visione e respiro nel tempo che attraversiamo". La meditazione spirituale dell’arcivescovo si distende sul Sabato santo dei discepoli e di Maria: "Non possiamo fermarci al buio del Venerdì santo, in una sorta di "cristianesimo senza redenzione"; non possiamo neanche affrettare la piena rivelazione della vittoria di Pasqua in noi, che si compirà nel secondo avvento del Figlio dell’uomo". "È quanto siamo chiamati a vivere particolarmente in questo anno di grazia del giubileo, non fuori, ma dentro le contraddizioni della storia". Nella conclusione, il card. Martini chiede alla sua Chiesa un aiuto per delineare un bilancio dei suoi vent’anni di servizio come pastore: "Vi chiedo, cioè, di rispondere come singoli e come comunità alla domanda seguente: che cosa soprattutto ci ha aiutato in questi anni a camminare e crescere nell’amore del Padre, nella grazia del Cristo e nella comunione dello Spirito santo?... Che cosa lo Spirito ha detto alla nostra Chiesa milanese?... Grazie ai vostri contributi tenterò di fare un bilancio che vorrei esprimere in una sorta di "Confessio laudis, vitae et fidei"". Opuscolo, Centro ambrosiano, Milano 2000.

Tre accordi Chiesa-stato

Santa Sede-Lituania
In data 5 maggio 2000 a Vilnius viene firmato dai rispettivi rappresentanti l’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Lituania riguardo gli aspetti giuridici delle relazioni tra la Chiesa cattolica e lo stato. Il documento è improntato al riconoscimento della reciproca indipendenza entro i propri ambiti (per la Chiesa nomina dei vescovi, organizzazione interna, erezione e soppressione di province ecclesiastiche) e alla collaborazione, con particolare attenzione alla "tutela della morale pubblica e della dignità dell’uomo". Riconoscimento dello status di persona giuridica alle istituzioni della Chiesa cattolica, libertà di svolgere la sua missione e di confessione pubblica della religione cattolica, validità civile del matrimonio canonico, riconoscimento paritario a altre istituzioni simili delle organizzazioni di fedeli, istituzione di una Commissione mista per l’attuazione delle disposizioni – questi alcuni dei punti regolati dall’Accordo che si muove in chiave della tutela di un "ruolo speciale della Chiesa cattolica" per la nazione lituana Altri due accordi regolano i rapporti tra le Parti: Sulla cooperazione nell’educazione e nella cultura (libero accesso agli archivi ecclesiali espropriati tra il 15.6.90 e l’11.3.90, che permangono custoditi presso gli archivi di stato; e istituzione di una commissione bilaterale che affronterà il problema dello status giuridico dei beni culturali confiscati nel medesimo lasso di tempo) e a Riguardo della cura pastorale dei cattolici che servono nell’esercito. Originale: stampa da supporto magnetico. Nostra traduzione dall’inglese.

Sugli aspetti giuridici

Chiesa in Italia - Card. C.M. Martini   Chiesa in Italia Card. C.M. Martini La Madonna del sabato santo La Madonna del Sabato santo. Lettera pastorale 2000-2001, che il card. Martini indirizza alla Chiesa di Milano nell�anno del giubileo, è una lettera "sabbatica", che non intende "sovrapporre nuove iniziative a quelle già numerose previste dal calendario del giubileo",...

Sulla cooperazione nell'educazione e cultura

Chiesa in Italia - Card. C.M. Martini   Chiesa in Italia Card. C.M. Martini La Madonna del sabato santo La Madonna del Sabato santo. Lettera pastorale 2000-2001, che il card. Martini indirizza alla Chiesa di Milano nell�anno del giubileo, è una lettera "sabbatica", che non intende "sovrapporre nuove iniziative a quelle già numerose previste dal calendario del giubileo",...

La cura pastorale nell'esercito

Chiesa in Italia - Card. C.M. Martini   Chiesa in Italia Card. C.M. Martini La Madonna del sabato santo La Madonna del Sabato santo. Lettera pastorale 2000-2001, che il card. Martini indirizza alla Chiesa di Milano nell�anno del giubileo, è una lettera "sabbatica", che non intende "sovrapporre nuove iniziative a quelle già numerose previste dal calendario del giubileo",...

Carta dei diritti fondamentali

Unione Europea
La visibilità di una Carta per "rafforzare la tutela dei diritti fondamentali alla luce dell’evoluzione della società, del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici". Questa la consapevolezza e l’intenzione che presiedono alla stesura progettuale della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, presentata a Bruxelles il 28 settembre scorso. Ponendosi sulla linea delle tradizioni costituzionali dei paesi dell’Unione e degli obblighi giuridici comunitari e internazionali da essi già contratti, la Carta in 6 capi segnati dall’idea di modernità (II, libertà; III, uguaglianza, IV, solidarietà) incastonata tra i guadagni più alti raggiunti dall’istituto democratico (I, dignità; V, cittadinanza; VI, giustizia) rappresenta l’impegno di responsabilità civile e di dovere giuridico verso i diritti in essa affermati. In una Dichiarazione il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE) la riconosce e la valuta positivamente come momento del "processo di rafforzamento del quadro istituzionale" dell’UE, criticandone tuttavia "l’assenza di ogni riferimento a Dio" e l’ambiguità o l’inadeguatezza in riferimento alla clonazione, alla famiglia, e al mancato riconoscimento della "specifica rilevanza giuridica e istituzionale" delle Chiese (in precedenza il Segretariato della Commissione degli episcopati della Comunità Europea aveva elaborato una bozza propositiva di diritti cui riconoscere forza giuridica vincolante; cf. Regno-doc. 11,2000,373ss). In un suo messaggio al presidente del CCEE, card. M. Vlk, Giovanni Paolo II sottolinea, tra l’altro, l’attuale fusione d’orizzonte fra vicenda del continente e vita della Chiesa, incita al cammino sulla via dell’unità e riafferma l’importanza del valore della famiglia (cf. riquadri alle pp. 632 e 634). Originale: stampa da supporto magnetico in nostro possesso.

Messaggio di Giovanni Paolo II al CCEE

messaggio del Papa nell'ambito della XXX Assemblea annuale plenaria del Consiglio delle conferenze episcopali d�Europa Messaggio di Giovanni Paolo II Nell�ambito della XXX Assemblea annuale plenaria del Consiglio delle conferenze episcopali d�Europa (CCEE; cf. riquadro a p. 634), Giovanni Paolo II ha inviato al suo presidente card. M. Vlk il seguente Messaggio, che riproduciamo...

Il CCEE: un fatto positivo, con aspetti d'incompletezza

Il CCEE: un fatto positivo, con aspetti d'incompletezza Il CCEE: un fatto positivo, con aspetti d�incompletezza Dal 19 al 22 ottobre 2000 si è svolta a Lovanio (Belgio) la XXX Assemblea annuale del Consiglio delle conferenze episcopali d�Europa (CCEE), su invito del card. G. Danneels, arcivescovo di Malines-Bruxelles e presidente della Conferenza episcopale belga. I lavori sono...

I bambini nei conflitti armati

Assemblea generale delle Nazioni Unite
Dopo sei anni di accesa discussione, l'Assemblea generale dell'ONU ha adottato il 25 maggio scorso il Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del bambino (Regno-doc. 7,1990,248ss) sul coinvolgimento dei bambini nei confitti armati. In esso viene bandito il ricorso nei conflitti armati, sia da parte degli eserciti nazionali sia dei gruppi armati non statuali, ai cosiddetti bambini-soldato, cioè a minori di 18 anni. Viene invece ammesso l'arruolamento volontario negli eserciti regolari a partire dai 16 anni, una richiesta per cui si sono battuti Stati Uniti, Inghilterra e Australia, fermo restando il divieto del coinvolgimento diretto dei minori nei combattimenti. È inoltre prevista l'istituzione da parte degli stati contraenti di programmi di riabilitazione per gli ex bambini-soldato. Il Protocollo entrerà in vigore dopo tre mesi dalla ratifica di almeno 10 nazioni, le quali dovranno contestualmente indicare l'età prevista dai propri ordinamenti per l'arruolamento volontario. Attualmente è stato firmato da 70 stati e ratificato da Canada (età prevista, 16 anni), Bangladesh (16) e Sri Lanka (18). Originale: stampa (28.9.2000) dal sito Internet delle Nazioni Unite www.un.org. Nostra traduzione dall'inglese.

La violenza domestica

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
"I veri indicatori dell’impegno di un paese a favore della parità uomo-donna sono le sue azioni per eliminare la violenza contro le donne in tutte le sue forme e in tutti i campi della vita". Negli ultimi anni la comprensione del problema di questo tipo di violenza, delle sue cause e delle sue conseguenze ha fatto notevoli progressi ed è andato emergendo un consenso internazionale sull’esigenza di trovare una soluzione. Il Centro di ricerca Innocenti dell’UNICEF, che ha sede a Firenze, nel maggio scorso ha elaborato un rapporto su La violenza domestica contro donne e bambine che s’inserisce in questo lavoro di ricerca. Il dossier con chiarezza e incisività illustra le dimensioni e il carattere di universalità di questo tipo di violenza, ne evidenzia i costi umani e socio economici, alternando all’approccio globale tabelle e riquadri con la spiegazione dei punti salienti e dei termini e ricorrenti. Più descrittivo che programmatico, suggerisce tuttavia strategie per possibili interventi, favorendo un approccio culturale che vede specialmente nella promozione della dignità della donna e nella lotta all’impunità dell’aggressore i capisaldi per un intervento efficace. Innocenti Digest n. 6, giugno 2000, 2-19.

Definizioni e concetti chiave

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
Definizioni e concetti chiave Definizioni e concetti chiave Non esiste una definizione universalmente accettata della violenza contro le donne. Alcuni attivisti dei diritti umani preferiscono definire il concetto in maniera più ampia, facendovi rientrare anche le "violenze strutturali", come la povertà oppure la disparità di accesso all�assistenza sanitaria e all�istruzione....

Uccidere in nome dell'onore

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
Uccidere in nome dell�onore Uccidere in nome dell�onore Il problema degli omicidi in nome dell�onore è stato messo all�ordine del giorno della politica in Pakistan nel corso del 1999, in seguito a una crescente spinta delle ONG, dei mezzi di informazione, degli attivisti, e delle agenzie delle Nazioni Unite, compreso l�UNICEF. Il 21 aprile 2000, in occasione di un Congresso nazionale...

La violenza domestica e l'AIDS

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
La violenza domestica e l�AIDS La violenza domestica e l�AIDS Quasi 14 milioni di donne oggi hanno contratto l�infezione da HIV, e il tasso di donne contagiate è in aumento. Uno studio di prossima pubblicazione dell�OMS individua nel partner regolare la maggiore fonte di rischio di contagio da HIV per molte donne, aggravato dalla disparità della relazione che rende per le donne...

La violenza in famiglia mina la sopravvivenza infantile

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
La violenza in famiglia La violenza in famiglia mina la sopravvivenza infantile Uno studio realizzato a León, in Nicaragua, ha rilevato che i bambini di donne che avevano subito violenze fisiche e sessuali da parte del partner avevano sei volte più probabilità di morire prima dell�età di cinque anni.40 Allo stesso modo, i figli di donne che avevano subito percosse avevano maggiori...

La mutilazione genitale femminile

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
La mutilazione genitale femminile La mutilazione genitale femminile La mutilazione genitale femminile viene condonata dai capi religiosi, ma non è raccomandata né dal Corano né dalla Bibbia. Trattandosi di "una pratica tradizionale dannosa per la salute delle bambine", i governi hanno adesso l�obbligo di adottare delle misure per abolirla, ai sensi degli impegni assunti...

Ripensare i ruoli maschili

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
Ripensare i ruoli maschili Ripensare i ruoli maschili Molti uomini stanno riconsiderando il loro ruolo nella famiglia e nella società. Alcuni si domandano perché gli uomini siano violenti, e come possono essere aiutati a porre fine al loro comportamento. L�UNICEF ha lanciato iniziative per lavorare con gli uomini al miglioramento delle conoscenze sul ruolo maschile nella famiglia.58...

Legislazione sulla violenza domestica

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
Legislazione sulla violenza domestica Legislazione sulla violenza domestica Negli anni novanta, vari fattori hanno contribuito a provocare significativi cambiamenti nella legislazione sulla violenza domestica in molti paesi. Il successo delle campagne delle donne a favore dei propri diritti ha richiamato l�attenzione sul problema della violenza contro le donne, e in varie conferenze...

Stazioni di polizia per le donne

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
Stazioni di polizia per le donne Stazioni di polizia per le donne Stazioni di polizia speciali per le donne, con personale femminile multidisciplinare in grado di rispondere alle diverse esigenze delle vittime, sono state create in vari paesi per cercare di rendere le stazioni di polizia più accessibili alle donne. La prima stazione di polizia per le donne è stata istituita nel...

Sensibilizzazione della magistratura sui problemi dei rapporti tra i sessi

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
sensibilizzazione della magistratura sui problemi dei rapporti tra i sessi Sensibilizzazione della magistratura sui problemi dei rapporti tra i sessi Un�opera di formazione della magistratura, che si tratti di giudici della Corte suprema o di difensori d�ufficio, di pubblici ministeri o di operatori sociali e personale di supporto, è stata svolta con successo in Costa Rica,...

Accesso delle donne ai servizi sanitari

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
Accesso delle donne ai servizi sanitari Accesso delle donne ai servizi sanitari L�accesso ai servizi sanitari rappresenta un serio problema per l�esame medico delle vittime. Ad esempio in Pakistan, nelle due città principali di Karachi e Lahore, c�è un solo centro medico-legale dove vengono effettuate visite con valore probatorio di vittime di aggressioni sessuali. La difficoltà...

Disponibilità di armi: un problema in aumento

Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF
Disponibilit� di armi: un problema in aumento Disponibilità di armi: un problema in aumento Uno dei principali rischi collegati alla violenza sociale e domestica è rappresentato dalla disponibilità di armi. Con l�aumento dei conflitti civili dopo la fine della Guerra fredda, e la disponibilità in molti paesi dei facili capitali del narcotraffico, le armi leggere sono divenute...