Il 10 novembre l’Assemblea plenaria della Conferenza episcopale francese a Lourdes ha approvato delle Linee guida per i confessori e una Carta per l’accompagnamento spirituale, accogliendo le raccomandazioni della Commissione indipendente per l’indagine sugli abusi (CIASE) per prevenire la violenza sessualizzata (cf. Regno-doc. 19,2021,515; Regno-att. 18,2021,552). Contestualmente i vescovi si sono impegnati a elaborare in ciascuna diocesi delle indicazioni operative che si basino su questi due documenti. Inoltre hanno pubblicato delle Linee guida per l’accompagnamento del ministero dei preti nelle loro diocesi. Le linee guida per la confessione stabiliscono le condizioni di sicurezza per l’amministrazione del sacramento della riconciliazione e pongono particolare enfasi sulla formazione dei confessori. Si sottolinea l’importanza del sigillo della confessione e si danno indicazioni su come il confessore si debba comportare se viene a conoscenza di sospetti reati nel corso di una confessione. Riguardo all’accompagnamento spirituale si fornisce un quadro di riferimento per la pratica; si definiscono gli impegni delle persone coinvolte, la natura e lo scopo dei colloqui, il ruolo e le responsabilità di ciascuno e gli elementi di una buona prassi, sicura e rispettosa delle persone. Intanto il Dicastero vaticano per la dottrina della fede ha avviato un percorso per meglio definire e perseguire gli abusi spirituali e il «falso misticismo» (cf. riquadro a p. 48).
«L’impatto socio-economico delle ultime crisi mondiali, aggravato dalla pandemia e dalle instabili condizioni geo-politiche, ha provocato anche nella nostra regione, come in altre parti del Mezzogiorno, una marginalizzazione insostenibile e un impoverimento demografico e sociale, la riduzione della base produttiva e occupazionale, la diseguaglianza tra cittadini e territori». L’Appello dei vescovi di Basilicata per ridare speranza alla nostra gente, pubblicato il 1° dicembre nella I domenica di Avvento, raccoglie il disagio dei territori lucani, colpiti da molteplici crisi tra cui quella idrica, lo spopolamento delle generazioni giovani e –soprattutto – la crisi del settore dell’auto: la produzione nello stabilimento Stellantis di Melfi è crollata del 58% rispetto allo stesso periodo del 2023, un crollo che ha trascinato verso il basso anche l’export regionale, diminuito del 41%.
I sei vescovi della regione avvertono la sfida di «proteggere i ceti sociali più fragili, il mondo del lavoro che cambia e spostare l’asse verso uno sviluppo più giusto, equo e solidale», sconfiggendo «un pessimismo latente e un’incapacità di una visione comune di rinascita socio-economica, avviando una ripresa oggettiva che non può prescindere dal porre la nostra Basilicata in rete con il resto del Mezzogiorno».
Il Documento finale della seconda sessione della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi, celebratasi dal 2 al 27 ottobre 2024, rappresenta il culmine di un lungo itinerario sul tema «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione», avviato nel 2021 con un processo di consultazione di una dimensione inedita nella storia dell’istituzione sinodale.
Questo cammino «si è svolto nella luce del magistero» del concilio Vaticano II, «mettendo in atto ciò che il Concilio ha insegnato sulla Chiesa come mistero e popolo di Dio», anzi «costituisce un vero atto di ulteriore recezione del Concilio, ne prolunga l’ispirazione e ne rilancia per il mondo di oggi la forza profetica» (n. 5).
Il Documento finale votato dall’Assemblea e pubblicato il 26 ottobre, insieme al percorso che lo ha preceduto, si offre come esempio e strumento di una sinodalità che esige «pentimento e conversione» (n. 6), da applicare alle relazioni interne alla Chiesa, anche mediante «la modifica dei processi decisionali» (n. 11). Occorre promuovere, in ottica missionaria, «la valorizzazione dei contesti, delle culture e delle diversità» (n. 40), per «coltivare in forme nuove lo scambio dei doni e l’intreccio dei legami che ci uniscono nella Chiesa» (n. 11). Consapevoli che «il processo sinodale non si conclude…, ma comprende la fase attuativa, a partire dalle Chiese locali, mediante un «quotidiano cammino… di consultazione e discernimento» (n. 9).
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