D
Documenti
Documenti, 13/2025, 01/07/2025, pag. 416

Lo vide, si avvicinò, se ne prese cura

Vescovi di frontiera e responsabili della mobilità umana dell’America del Nord, centrale e dei Caraibi

«I migranti, segno dei tempi e luogo teologico, ci presentano la carne sofferente di Cristo, persone che “si vedono costrette ad abbandonare la propria terra, ... non trovando altra via d’uscita”». E «come non denunciare anche il trattamento crudele e inusuale di decine di migliaia di persone, che ogni giorno subiscono l’indegnità di essere detenute e imprigionate a causa del loro status di immigrati irregolari, molti dei quali scandalosamente detenuti in istituti privati a scopo di lucro?». Così i vescovi di frontiera e responsabili della mobilità umana dell’America del Nord, centrale e dei Caraibi nella prima lettera pastorale regionale sulla migrazione, presentata il 27 novembre 2024 nell’ambito dell’82ª Assemblea del Segretariato episcopale dell’America centrale (SEDAC). Il documento, intitolato Lo vide, si avvicinò e se ne prese cura. Camminare con persone migranti, rifugiate, sfollate interne e vittime di tratta, lancia al tempo stesso una denuncia e un energico appello ai Governi affinché elaborino e attuino politiche che proteggano i diritti dei migranti e affrontino le cause strutturali della migrazione forzata. La lettera pastorale inoltre impegna le Chiese cattoliche locali ad assumere la tutela dei migranti come una scelta pastorale complessiva, che va oltre una pastorale di ambito. Questo, oggi che l’amministrazione Trump negli Stati Uniti ha fatto della guerra ai migranti il suo baluardo, pone le Chiese cattoliche in un ruolo apertamente critico.

 

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.