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Documenti, 11/1987, 01/06/1987, pag. 357

Disposizioni per l'anno mariano

Penitenzieria apostolica

Leggi anche

Documenti, 2020-7

Coronavirus: il Triduo e le indulgenze

Card. Peter K.A. Turkson; Penitenzieria apostolica; Congregazioni per il culto divino e per le Chiese orientali

Nell’emergenza provocata dalla pandemia da coronavirus, alcuni dicasteri della Santa Sede sono intervenuti per dare indicazioni alle Chiese cattoliche, in particolare riguardo alla celebrazione dell’imminente Triduo pasquale e alla concessione di speciali indulgenze «ai fedeli affetti dal morbo COVID-19, comunemente detto coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi». Pubblichiamo:

– card. Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Messaggio nel tempo del Coronavirus (COVID-19), pubblicato l’11 marzo;

– Penitenzieria apostolica, Decreto circa la concessione di speciali indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia, pubblicato il 20 marzo 2020, e relativa Nota;

– Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, decreto In tempo di COVID-19, 19 marzo 2020, e In tempo di COVID-19 (II), 25 marzo 2020;

– Congregazione per le Chiese orientali, Indicazioni circa le celebrazioni pasquali nelle Chiese cattoliche orientali, 25 marzo 2020.

Documenti, 2019-15

Il segreto inviolabile della confessione

Nota sull’importanza del foro interno e l’inviolabilità del sigillo sacramentale

Penitenzieria apostolica

Il 1° luglio la Penitenzieria apostolica, il tribunale della Santa Sede che ha la competenza su tutto ciò che spetta al foro interno anche non sacramentale – cioè le azioni individuali e private delle persone in rapporto alla loro coscienza – e inoltre su tutto ciò che riguarda le indulgenze, ha pubblicato con l’approvazione del papa una Nota sull’importanza del foro interno e l’inviolabilità del sigillo sacramentale, che richiama il carattere assoluto del segreto della confessione. Per la Penitenzieria tale segreto «affonda le radici nella natura stessa del sacramento, al punto da non ammettere eccezione alcuna nell’ambito ecclesiale, né tantomeno in quello civile», poiché nella sua celebrazione il sacerdote agisce nella persona di Cristo.

Di fronte al tentativo di alcuni paesi, come il Cile e l’Australia, di abolire per via legislativa il segreto della confessione per facilitare i processi nei casi di violenze contro minori da parte di personale ecclesiastico, la Santa Sede ribadisce che «la difesa del sigillo sacramentale e la santità della confessione non potranno mai costituire una qualche forma di connivenza col male», e che «in presenza di peccati che integrano fattispecie di reato, non è mai consentito porre al penitente, come condizione per l’assoluzione, l’obbligo di costituirsi alla giustizia civile».