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Attualità
Attualità, 16/2018, 15/09/2018, pag. 473

Giovani, we care !

Rassegna bibliografica italiana e internazionale sui giovani e la fede

Paolo Carrara

L’indizione per il prossimo mese di ottobre di un Sinodo su «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale» ha consentito alla Chiesa italiana (e non solo) d’accendere i riflettori su una questione mai del tutto taciuta, ma bisognosa di una ripresa più onesta e approfondita: quella del rapporto tra i giovani e la fede cristiana. Come questa rassegna bibliografica cercherà di mostrare, le pubblicazioni in materia hanno preceduto l’annuncio legato al Sinodo; insieme, lo hanno propiziato e hanno suggerito alcune delle provocazioni del Documento preparatorio del gennaio 2017.

 

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Leggi anche

Attualità, 2022-4

Teologia pastorale. Va’ e ripara la mia parrocchia

Paolo Carrara

La parrocchia, «figura pratica con cui il cristianesimo ha assunto una forma domestica», è oggi provocata, a fronte di una «fede divenuta opzione» e della «crisi di credibilità del cristianesimo», dall’idea di missione ecclesiale nel senso declinato dalla Evangelii gaudium. Essa si traduce infatti in  un vero e proprio «stress test» somministrato alla parrocchia nei suoi tratti finora portanti: l’essere «in ogni luogo», ovvero la «logica territoriale»; l’essere «per tutti», ovvero un «fulcro pastorale»; la «dinamica partecipativa» della logica del «con tutti»; l’offerta dell’«essenziale» per la «tessitura della vita spirituale». Intorno a questi «snodi pastorali» occorre assumersi il compito umile e impegnativo di discernere la possibilità di una «transizione missionaria» della parrocchia, ovvero la trasformazione di «uno strumento nato per il mantenimento della fede in qualcosa capace di favorirne l’insorgenza». Un lavoro dall’esito incerto, ma mosso dalla fiducia «che il processo stesso di discernimento e le eventuali scelte pastorali da esso scaturite potranno favorire il riconoscimento del volto nuovo di parrocchia e soprattutto di Chiesa che ci attende».

 

Documenti, 2020-19

La Chiesa alla prova della pandemia

Paolo Carrara

Che cos’è accaduto nel «corpo reale della Chiesa effettiva» durante i mesi dell’isolamento, provocato dalla pandemia da coronavirus? Se lo è chiesto il teologo Paolo Carrara, presbitero della diocesi di Bergamo e docente di Teologia pastorale presso la Facoltà teologica di Milano, in una relazione dal titolo «La Chiesa nella pandemia: una condizione di inedita passività», proposta presso il monastero di Camaldoli il 24 giugno, in occasione del convegno «La Chiesa alla prova della pandemia. Interpretazioni del presente ecclesiale» (23-26.6.2020).

Analizzando il vissuto ecclesiale sotto il profilo della trasformazione spaziale che la Chiesa ha attraversato, relativamente alla sua capacità di «essere significativa proprio lì dove il realismo della vita è emerso in tutta la sua drammaticità», l’autore individua alcune possibilità da saggiare e rischi da cui la pastorale deve ora guardarsi. Lo sfondo su cui proiettare il quadro è quello della riforma della Chiesa, tenendo però come riferimento il principio secondo cui «il profetico ha bisogno del pastorale».