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Attualità
Attualità, 10/2018, 15/05/2018, pag. 313

Teologia - Veritatis gaudium: rischiare la frontiera

Piero Coda

Ci troviamo di fronte a un documento di respiro non congiunturale ma programmatico, destinato a dispiegare un’efficacia a lunga gittata sugli studi ecclesiastici e, più latamente, sull’impegno culturale d’ispirazione cristiana. La Veritatis gaudium è un segnale preciso sulla direzione di marcia da intraprendere per rilanciare questa storia d’impegno, dando nuovo impulso al processo che – a partire dal Vaticano II – ha preso atto della vorticosa accelerazione e della vasta proporzione del cambiamento in atto.

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La consonanza possibile tra filosofia e teologia

Piero Coda

Ora che si è conclusa la sua avventura terrena, vorrei spendere una parola su questa relazione certo non marginale né episodica nell’itinerario intellettuale e nella proposta teoretica di uno dei pensatori più rigorosamente e arditamente speculativi del nostro tempo. E non solo nel panorama italiano. Lo faccio con sincera commozione, perché con ciò mi è dato di rendergli un omaggio non formale rendendo testimonianza di un cordiale e serrato dialogo sperimentato lungo questi decenni.

 

Documenti, 2016-19

Una Chiesa di misericordia

Ai nunzi apostolici in occasione del Giubileo dei rappresentanti pontifici

Piero Coda

A mezzo secolo dal Concilio, «ci siamo inoltrati, sospinti dallo Spirito Santo, in una fase nuova di quel cammino bimillenario della Chiesa di cui il Vaticano II segna una tappa nuova e impegnativa». E su questo cammino, che ha come scenario storico una reimpaginazione complessiva della situazione mondiale, il pontificato di Francesco indica come tratto caratterizzante dello stile della Chiesa quattro parole: misericordia, sinodalità, povertà, incontro. In occasione della riunione dei rappresentanti pontifici che si è tenuta dal 15 al 17 settembre a Roma per l’Anno santo straordinario della misericordia, il teologo Piero Coda, preside dell’Istituto universitario Sofia, ha tenuto davanti ai 106 nunzi apostolici presenti una conferenza di aggiornamento dal titolo «Il mondo oggi – La Chiesa oggi – Il papa Francesco».

Alla chiusura del Giubileo della misericordia, questo tema si qualifica non come passeggero, ma come strutturale per la missione della Chiesa: «Per decifrare le situazioni in cui siamo coinvolti non come ostacoli insormontabili e deprimenti, ma come sfide – difficili, anzi tragiche, eppure aperte alla speranza –, occorre in verità riguadagnare sempre di nuovo lo sguardo della fede nel Dio “ricco di misericordia”».