Bioetica - Eutanasia: rinunciare a priori
Una panoramica sulle recenti leggi che facilitano la «dolce morte»
L’ombra dell’eutanasia si allunga sempre di più e nuove (tragiche) pagine s’aggiungono alla storia di questa controversa pratica a volte più in sordina, a volte con grande eco mediatica. Così è stato il 17 settembre scorso quando si è diffusa la notizia che in Belgio un diciassettenne, malato terminale, aveva chiesto e ottenuto di essere sottoposto a eutanasia. Si sarebbe trattato del primo caso da quando nel 2014 questo diritto è stato esteso anche ai minori. «Grande tristezza», riferiva all’agenzia Cathobel l’addetto stampa della conferenza episcopale, p. Tommy Scholtes, ha suscitato la notizia di questa morte nei vescovi che già «all’epoca del voto della legge (nel 2002, ndr), avevano allertato contro il pericolo di una banalizzazione dell’eutanasia».
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