F. O’Connor, Diario di preghiera
Questo piccolo diario di Flannery O’Connor è la preghiera più piena che si possa concepire. Non c’è spazio per niente che non sia quello che in lei è già chiarissimo, talmente luminoso che tutto il resto è sfondo, anche la potente scena del mondo che poi abiterà la sua scrittura come forma di ossessiva fedeltà. Non è preghiera del vuoto, Signore sono qui, fa’ di me ciò che vuoi. Ciò che vuole, Flannery lo scrive senza il velo del bon ton borghese: «Per favore aiutami caro Dio a essere una brava scrittrice e a riuscire a far accettare qualche altra mia opera».
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