A
Attualità
Attualità, 7/2015, 15/07/2015, pag. 476

L'amore carnefice

Mariapia Veladiano

Donne che non conoscono il loro valore. Uomini che di valore non ne hanno molto. Il mondo che Elizabeth von Arnim racconta nei suoi romanzi è spesso un piccolo, quieto ritaglio della grande società vittoriana, i cui difetti sono letti attraverso un’ironia intelligente che permette di vedere anche il bene di un formalismo che comunque e per vie indirette un poco purtuttavia educa i buoni pensieri. Di buoni pensieri e di parole ancora più buone strabocca Vera, romanzo che Elizabeth von Arnim scrisse nel 1921 (la 1a traduzione italiana è di Mursia [MI] del 1993; la più recente è di Bollati Boringhieri [TO] del 2006), solo un anno prima di Un incantevole aprile, leggerissimo nell’ironico raccontare il viaggio in Italia di quattro dame inglesi annoiate dalla nebbia e, le due di loro sposate, anche dai rispettivi mariti. In Vera invece non c’è niente di leggero, tranne la scrittura elegantissima dell’autrice.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2025-20

Myers e "La signora Christopher"

Mariapia Veladiano
Il consiglio di lettura è arrivato da Bruce Marshall che ha dedicato A ogni uomo un soldo (Regno-att. 16,2025,470) a Elizabeth Myers «scrittrice di valore e donna di coraggio». E allora ecco, della Myers, il romanzo La signora Christopher (Elliot 2017, traduzione di Marcella Bonsanti). Straordinario. Si tratta di una storia sbalorditiva che però si sente verosimile per la...
Attualità, 2025-18

Nena e lo "sconosciuto" Pérochon

Mariapia Veladiano
Ernest Pérochon è uno scrittore francese molto interessante, molto prolifico, poco conosciuto e poco tradotto. È nato nel 1885 a Courlay, nel dipartimento Deux-Sèvres, area agricola, poverissima, squassata il secolo prima dall’insurrezione vandeana. Pérochon è colpito sia dalla condizione di povertà di molti suoi compagni di scuola, sia dall’asprezza...
Attualità, 2025-16

B. Lavelli (a cura di), I verbi del cammino

Un itinerario di sequela personale e di coppia tra Vangelo, spiritualità, arte e cinema

Mariapia Veladiano

Si parte da un testo che possiamo sentire urticante e piuttosto antimoderno. C’è una coppia, sono Sara e Tobia; in modo alquanto avventuroso sono diventati marito e moglie, ma il testo informa che si amano, addirittura lui «l’amò al punto da non saper più distogliere il cuore da lei» (Tb 6,19).