Attualità, 5/2015, 15/05/2015, pag. 314
Norvegia - Editoria per ragazzi / 3: io scrivo di me, tu leggi di te
Intervista a Stian Hole, autore premiato dalla Conferenza episcopale tedesca
Perché «Dio che è capace di tirare, spingere e rigirare le nuvole, le onde e i pianeti, non riesce a inventare qualcosa che trasforma il male in bene?» – chiede la piccola Anna –. Si deve preparare per uscire con il papà, ma non ci riesce, perché le manca la mamma a farle le trecce. E per attraversare il dolore di questa morte si lancia attraverso «un buco nel cielo», con il papà che la accompagna a «vedere le cose dall’altro lato», come le diceva la mamma.
E scopre un mondo libero. E anche se nel suo girovagare in questo cielo pieno di cose e persone non trova la mamma (forse sta togliendo le erbacce in paradiso, o forse è andata a trovare qualcuno o è in biblioteca, pensa Anna) il suo dolore e quello del papà sono redenti.
Così racconta Il paradiso di Anna libro scritto e illustrato dall’autore norvegese Stian Hole (edito in italiano da Donzelli nel 2013) che il 19 maggio a Osnabrück, Germania, ha ricevuto il premio della Conferenza episcopale tedesca come miglior libro per bambini e ragazzi 2015, scelto tra altri 230 libri dalla giuria presieduta dal vescovo ausiliare di Stoccarda Robert Brahm.
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