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Attualità

Attualità, 6/2010

Chiesa in Italia - Mezzogiorno: tornare a Sud. La nota dei vescovi sulla questione meridionale

G. Brunelli
Una buona notizia. Tornare sulla «questione meridionale». Tornare a parlare del Sud quando il Sud sembra perduto e con esso l’unità nazionale, così come il Risorgimento e il secondo dopoguerra ce l’hanno consegnata. Tornare a parlare del Sud dell’Italia quando il tema ha cessato da anni di essere una priorità e non si intravedono meridionalismi riflessi, dopo che quella «questione » aveva segnato la formazione eticopolitica di diverse generazioni di laici e di cattolici e semmai oggi coincide, a cominciare dalla comunicazione, con la questione criminale.

Italia - Politica: una rivoluzione verde? Riflessioni geografiche sul successo della Lega Nord

M. Shin
La mia analisi ha due obiettivi complementari. In primo luogo vorrei fornire una descrizione geografica del recente successo della Lega Nord. Essa prende dunque le mosse dalle elezioni del 2006, anno in cui il consenso alla Lega è stato abbastanza basso, per arrivare alle elezioni europee del 2009. Sono consapevole del fatto che ci sono alcuni problemi quando si confrontano i diversi tipi di elezioni, ma il recente successo della Lega merita un esame più approfondito, a prescindere dal contesto elettorale specifico. In secondo luogo vorrei identificare alcuni fattori che ritengo saranno importanti per quanto riguarda la Lega alle prossime elezioni regionali.

Chiesa in Italia - Firenze/2: «Il Vangelo ci libera non la Legge»

P. Ridolfi
L'appuntamento del 6 febbraio 2010 presso la parrocchia di Santo Stefano in pane a Firenze-Rifredi, che fa seguito a quello del 16 maggio 2009 (cf. Regno-att. 12,2009,375; Regno-doc. 13,2009,430), ha voluto essere un passo in avanti rispetto alle motivazioni che avevano portato a quella prima convocazione. Già le intenzioni e lo stile del primo incontro volevano essere propositive, non contestative, ma riportare all’interno della Chiesa un rapporto più centrato sul Vangelo, seguendo il cammino aperto dal concilio Vaticano II. Quest’anno (come era scritto nella lettera di convocazione) si è voluto «lasciare alle spalle la necessità di dare voce ancora una volta al disagio nella Chiesa» e si è «pensato a un argomento forte per portare a una maggiore autenticità la nostra esperienza cristiana. (…) Non vogliamo parlare contro nessuno, ma riflettere sui fondamenti e sui dati originari della nostra fede» perché «ci è sembrato che nella mentalità prevalente il Vangelo rischia di essere ridotto a codice di comportamento morale».

Italia - Cure palliative: Dignità senza fine

F. Lozito
Una legge per affermare che la vita ha senso fino alla fine: quella sulle cure palliative e la terapia del dolore è diventata una realtà. Il sì definitivo è finalmente arrivato al terzo passaggio in aula, dopo due voti all’unanimità alla Camera (a settembre) e al Senato (a gennaio). Anche stavolta l’Assemblea parlamentare si è espressa in modo unitario, segno che su un tema forte come la lotta al dolore in ogni sua forma e la promozione delle cure palliative non ci sono divisioni di schieramento. La legge stabilisce che le cure palliative siano un livello essenziale di assistenza. Inoltre, tutela la dignità e l’autonomia del malato e promuove il sostegno sanitario e socio-assistenziale alla persona malata e alla sua famiglia.

Italia - Vescovi e vita consacrata: La sfida della comunione

L. Prezzi
La vita consacrata nella Chiesa locale: risorsa preziosa per una ecclesiologia di comunione», con questo titolo si è svolto a Roma (1-3.3.2010) un seminario che ha coinvolto vescovi, vicari episcopali, superiori e superiore maggiori. Un centinaio di persone, di cui la metà era composta dai vicari diocesani per la vita consacrata. Da anni i responsabili della vita consacrata (Unione superiore maggiori italiane [USMI], Conferenza italiana superiori maggiori [CISM], Conferenza italiana degli istituti secolari [CIIS]) perseguivano un incontro con i vescovi della Commissione mista vescovi e religiosi per determinare meglio la figura e il compito del vicario diocesano per la vita consacrata.

Italia - CEI e ortodossi: Presenza significativa

D. Sala
Un cambiamento visibile nel panorama religioso italiano e nei rapporti ecumenici si profila, se si osservano i numeri dell’immigrazione (regolare) che parlano di 1.130.000 ortodossi nel 2008, grazie soprattutto agli stranieri di provenienza Est europea (800.000 romeni, 250.000 ucraini, 150.000 moldavi). Se i flussi migratori manterranno le attuali caratteristiche, fra non molto i cristiani ortodossi saranno la seconda comunità religiosa italiana, superando i musulmani stimati in 1.200.000. E le questioni ecumeniche cessano di essere «per specialisti», per interpellare in modo diffuso le strutture pastorali di base, coinvolgendo le diocesi e le parrocchie cattoliche.

Germania - Chiesa evangelica: si dimette la Käßmann

M. Neri
Nella serata di sabato 20 febbraio 2010 Margot Käßmann, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD), è stata fermata dalla polizia per essere passata con il rosso a un semaforo; al seguente controllo risultava un tasso etilico notevolmente superiore al limite di legge. Le informazioni sul fatto hanno avuto ampia copertura da parte della stampa, così come rapidamente si è creato un «caso Käßmann» nel vortice delle notizie. È stato prevalentemente questo meccanismo, oramai congenito, della macchina informativa che ha reso inevitabile, alla percezione della Käßmann stessa, il passo delle sue dimissioni da tutte le mansioni ecclesiali da lei ricoperte.

Stati Uniti - Religioni e politica: il rischio dell'ospitalità. Intervista a Scott Appleby

M. Neri
Professor Appleby, qual è il significato del documento del gruppo di lavoro sulle religioni e la politica estera del governo statunitense convocato dal Chicago Council, di cui lei è stato co-direttore? «Il documento (cf. in questo numero a p. 160) risponde a tre realtà che hanno caratterizzato la politica estera statunitense. La prima: per troppi anni gli Stati Uniti sono stati influenzati da quella che chiamiamo una “miopia laicista”. Seconda: la crescita del significato e dell’importanza delle religioni nel mondo. Terza realtà: le religioni sono anche una forza costruttiva presente nel mondo e non sono solo occasione di violenza, integralismo e discriminazione.

USA - Rapporto del Chicago Council: le religioni alla porta

D. Sadowski
Se la politica estera degli Stati Uniti sottovaluta l’importanza del fattore religioso nei movimenti politici e sociali presenti nel mondo, ciò potrebbe significare perdere preziose occasioni per influenzare la comprensione internazionale della democrazia e dei diritti umani: è questa la conclusione a cui è giunto il recente rapporto del Chicago Council on Global Affairs (Consiglio di Chicago sulle questioni internazionali). Reso noto lo scorso 23 febbraio, il rapporto offre a diplomatici e politici statunitensi un quadro di riferimento per una migliore risposta al crescere dell’influsso del fattore religioso nelle questioni internazionali, ha dichiarato Scott Appleby, direttore del Joan B. Kroc Institute for International Peace Studies dell’Università di Notre Dame e copresidente del gruppo di lavoro che ha redatto il rapporto (cf. l’intervista qui a p. 157).

Stati Uniti - Nuovo Messale: Seconda guerra liturgica

D. Sala
È una questione che trascende il fatto in sé, arrivando al cuore di uno scontro più profondo e ampio che riguarda il modo di essere Chiesa e la riforma attuata in merito dal concilio Vaticano II: per questo l’imminente entrata in uso del nuovo Messale in lingua inglese ha provocato una riaccensione del conflitto, che da più parti è stato definito come «guerra liturgica ». Se dunque il passaggio dalla messa in latino alla liturgia in lingua volgare provocò una guerra 40 anni fa, ora la temuta rilatinizzazione della messa riapre una stagione di ostilità.

Benedetto XVI-Chiesa d'Irlanda: l'eclissi del Vangelo.Lettera pastorale sulla pedofilia nella Chiesa

G. Brunelli
Considerando la gravità di queste colpe e la risposta spesso inadeguata a esse riservata da parte delle autorità ecclesiastiche nel vostro paese, ho deciso di scrivere questa lettera pastorale per esprimere la mia vicinanza a voi, e per proporvi un cammino di guarigione, di rinnovamento e di riparazione». Comincia così l’attesa e tormentata lettera che Benedetto XVI ha inviato ai cattolici d’Irlanda, il 19 marzo, sullo scandalo della pedofilia nella Chiesa. Dopo numerosi incontri con i vescovi irlandesi e qualche rinvio – a un certo punto, a seguito dell’emergere simultaneo di altri scandali nelle Chiese europee (cf. anche qui a p. 166) e dopo i casi analoghi in Canada, negli Stati Uniti e in Australia, era sembrato che il papa volesse indirizzare la lettera a tutta la Chiesa e non solo all’Irlanda –, la lettera cerca di mettere un punto fermo sull’intera questione.

Europa - Violenze sui minori: i vescovi e gli scandali. I casi in Germania, Austria e Olanda

L. Prezzi
Assemblea della Conferenza episcopale tedesca (Freiburg, 22-25.2.2010) è entrata con vigore sul problema delle violenze sui minori da parte del personale ecclesiastico. Più di cento i giornalisti presenti, con una dozzina di canali televisivi. Molto ampio e non privo di passione il dibattito interno. Richiesta di perdono, tolleranza zero, trasparenza totale, nuova formulazione delle linee guida, scelta di un referente nazionale e creazione di uno specifico ufficio: sono in sintesi le decisioni operative discusse e approvate.

Cf. Regno: Geografia di una crisi

M.E. Gandolfi
È da tempo che la rivista segue il tema delle violenze sessuali sui minori da parte di personale ecclesiastico. Oltre alle riflessioni più generali che la vicenda suscita rispetto al diritto canonico e ai rapporti intraecclesiali (Regno-doc. 3,2002,90, dove si trova la lettera apostolica di Giovanni Paolo II Sacramentorum sanctitatis tutela; 9,2002,265; Regno-att. 10,2002,312; 20, 2002,662; 6,2004,166), al piano spirituale (Regno-att. 12,2002,431), al campo pedagogico e psicologico-sociale (Regno- att. 10,2002,308; 2,2004,5; 22,2005,751), dalle nostre pagine sono stati censiti i casi nazionali che i media hanno via via portato alla ribalta.

Haiti e Cile terremoti - Caritas internationalis: dopo il caos. Intervista a Michelle Hough

D. Sala
Il 12 gennaio un terremoto di magnitudo 7,0 rade al suolo Haiti, uno dei paesi più poveri del mondo e il più povero del continente americano, con un reddito annuo pro capite di 1.300 dollari, un tasso di alfabetizzazione del 45% e un’aspettativa di vita di circa 50 anni; disoccupazione al 60%. La popolazione totale, 9 milioni di abitanti, è per il 95% nera, il resto è costituito da bianchi e mulatti. Le vittime sono 222.570; tra esse mons. Serge Miot, arcivescovo della capitale Port-au-Prince, e Zilda Arns, fondatrice della Pastorale dei bambini della Chiesa cattolica brasiliana e sorella dell’arcivescovo emerito di San Paolo Paulo Evaristo Arns.

Haiti: cronologia di un abbandono

D. Sala
Alcune date per ricostruire le tappe principali della travagliata storia dello stato americano nel Mar dei Caraibi e del suo popolo segnato dalla povertà.

Africa - Nigeria: Massacri e vuoto di potere

M. E. Gandolfi
A meno di due mesi dai fatti del 17 gennaio 2010, in cui 300 persone hanno perso la vita, «oltre un centinaio di persone sono state uccise in un raid al mattino presto, che si è verificato il 7 marzo nei villaggi Dogon Nahawa, Ratsat e Zot Foron, a circa 15 chilometri a Sud della città di Jos, in quello che sembra essere un attacco di rappresaglia». Così ha dichiarato all’agenzia Fides (13.3.2010) l’arcivescovo di Jos, mons. Ignatius Kaigama.

Africa - Sudan: Sostenere il cambiamento

M.E. Gandolfi
Il 2010 è un anno cruciale per il Sudan. In aprile si terranno le elezioni generali e le istituzioni che ne usciranno rinnovate dovranno mettere mano alla macchina organizzativa per il referendum sull’autodeterminazione del Sud che dovrebbe svolgersi nel gennaio 2011. Per questo l’arcivescovo cattolico di Khartoum, il card. Zubeir Wako, ha chiesto durante una preghiera ecumenica per le elezioni svoltasi nella cattedrale della capitale il 1 marzo scorso che i cristiani votino «con saggezza».

Il dramma, lo stupore. Il sentimento della bellezza in Rouault

E. Pontiggia
Davanti ai quadri e alle tavole di Georges Rouault, uno dei maestri dell’espressionismo europeo, siamo spinti a chiederci, se non che cosa sia la bellezza (questione troppo ardua per questa sede e, soprattutto, per le nostre forze), almeno che cosa sia la bellezza nella sua pittura. Già intorno al 1902, infatti, il pittore di Belleville, con qualche anticipo sull’esperienza della Brücke e degli stessi fauves ai quali sarà accostato, dipinge una serie di opere, come Ragazza del circo, che esplorano il brutto e l’osceno. All’equazione tra arte e bellezza sostituisce quella fra arte e verità, cioè fra arte e dramma, e a questa nuova poetica si mantiene fedele per almeno un decennio.

Libri del mese marzo 2010 - Schede

Redazione
I «Libri del mese» si possono ordinare indicando il numero ISBN a 12 cifre: - per telefono, chiamando lo 049.8805313; - per fax, scrivendo allo 049.686168; - per e-mail, all'indirizzo vendite.dirette@dehoniane.it - per posta, scrivendo a Centro Editoriale Dehoniano, via Nosadella 6, 40123 Bologna.

C.M. Martini, Lazzati. Testimone e maestro

F. Rossi

Gregoriano: un'edizione più critica

M. Repeto

Sacred music. Cornerstone Works of Sacred Music

R. Castagnetti

Un percorso corale

M.E. Gandolfi

Ecuador - Stato e Chiesa: una società, due emisferi. Un paese tagliato dall'Equatore e da contrasti

M. Matté
«Siate educati: buttate i rifiuti fuori dal finestrino» diceva la scritta incollata al vetro dell’autobus, saturo di passeggeri e di musica. L’Equatore, che dà il nome a questo variegato paese, quasi lo rappresenta nel suo profilo a medaglia: parte a Nord, parte a Sud; un terzo disteso lungo la costa pacifica, un terzo appollaiato sulla Sierra andina, un terzo nascosto nell’intrico della foresta amazzonica; senza dire delle Isole Galapagos, riservata al turismo d’eccellenza.

Ecuador - Mons. Voltolini: Diversi e più vivi

M. Matté
Mons. Lorenzo Voltolini, arrivato in Ecuador come fidei donum dalla diocesi di Brescia nel 1979 e ordinato vescovo a 45 anni, è oggi arcivescovo di Portoviejo, provincia del Manabì. I vicari che lo aiutano nella conduzione pastorale della diocesi sono tutti giovani, «perché qui è la popolazione a essere giovane».

Vaticano – «Credo ecumenico».

D. Sala

Malesseri anglicani.

D. Sala

Metodisti e anglicani inglesi: verso la fusione

D. Sala

Bartolomeo I – Lettera sull’ecumenismo

D. Sala

KEK – Unità e identità della Chiesa

D. Sala

Dialogo islamo-cristiano tra Santa Sede e Al-Azhar

D. Sala

EKD – Dimissioni della presidente Käßman

D. Sala

Londra e l’Equality Bill.

L. Accattoli

Caso Boffo

L. Accattoli

Benedetto su «Dio onnipotente»

L. Accattoli

Da Vlk a Duka.

L. Accattoli

Benedetto all’Ostello Caritas

L. Accattoli

Irlanda: preti pedofili

L. Accattoli

Annuario 2010

L. Accattoli

Esercizi di Quaresima

L. Accattoli

Il cortile dei gentili

L. Accattoli

Nella città contemporanea. Luoghi del sacro e spazi del vivere

C. Manenti
Percorrere con lo sguardo il profilo architettonico delle chiese costruite negli ultimi cinquant’anni, in Italia e in Europa, significa rendersi conto che riportare indietro l’orologio della storia non è possibile: il rinnovamento voluto dal concilio Vaticano II ha avuto luogo, e si è sviluppato ovunque secondo le linee dell’accoglienza della riforma liturgica e del dialogo con la contemporaneità. Tuttavia l’assenza di figure – come fu il card. Giacomo Lercaro negli anni Sessanta – o di centri di riferimento ha fatto sì che la ricerca di un linguaggio architettonico nuovo per esprimere il sacro procedesse in modo frammentato e incerto, con tentativi e ripensamenti sia riguardo la forma delle nuove chiese e complessi parrocchiali (G. Santi), sia rispetto al significato del tessuto urbanistico complessivo (C. Manenti). Una panoramica e un bilancio di quanto realizzato nel dopo-Concilio – compiuti nell’ambito delle attività del Centro studi Dies Domini «Architettura, arte, liturgia per l’uomo e la città» di Bologna – possono far apprezzare il cammino della Chiesa nella propria auto-interpretazione di luogo sacro che orienta e conferisce senso anche ai luoghi del vivere comune, e suggerire modi nuovi per raccogliere e portare avanti il testimone del rinnovamento.

Europa e Italia: Architettura per la città contemporanea

G. Santi
Percorrere con lo sguardo il profilo architettonico delle chiese costruite negli ultimi cinquant’anni, in Italia e in Europa, significa rendersi conto che riportare indietro l’orologio della storia non è possibile: il rinnovamento voluto dal concilio Vaticano II ha avuto luogo, e si è sviluppato ovunque secondo le linee dell’accoglienza della riforma liturgica e del dialogo con la contemporaneità. Tuttavia l’assenza di figure – come fu il card. Giacomo Lercaro negli anni Sessanta – o di centri di riferimento ha fatto sì che la ricerca di un linguaggio architettonico nuovo per esprimere il sacro procedesse in modo frammentato e incerto, con tentativi e ripensamenti sia riguardo la forma delle nuove chiese e complessi parrocchiali (G. Santi), sia rispetto al significato del tessuto urbanistico complessivo (C. Manenti). Una panoramica e un bilancio di quanto realizzato nel dopo-Concilio – compiuti nell’ambito delle attività del Centro studi Dies Domini «Architettura, arte, liturgia per l’uomo e la città» di Bologna – possono far apprezzare il cammino della Chiesa nella propria auto-interpretazione di luogo sacro che orienta e conferisce senso anche ai luoghi del vivere comune, e suggerire modi nuovi per raccogliere e portare avanti il testimone del rinnovamento.

Chiesa e architettura: una bibliografia

G. Santi
Percorrere con lo sguardo il profilo architettonico delle chiese costruite negli ultimi cinquant’anni, in Italia e in Europa, significa rendersi conto che riportare indietro l’orologio della storia non è possibile: il rinnovamento voluto dal concilio Vaticano II ha avuto luogo, e si è sviluppato ovunque secondo le linee dell’accoglienza della riforma liturgica e del dialogo con la contemporaneità. Tuttavia l’assenza di figure – come fu il card. Giacomo Lercaro negli anni Sessanta – o di centri di riferimento ha fatto sì che la ricerca di un linguaggio architettonico nuovo per esprimere il sacro procedesse in modo frammentato e incerto, con tentativi e ripensamenti sia riguardo la forma delle nuove chiese e complessi parrocchiali (G. Santi), sia rispetto al significato del tessuto urbanistico complessivo (C. Manenti). Una panoramica e un bilancio di quanto realizzato nel dopo-Concilio – compiuti nell’ambito delle attività del Centro studi Dies Domini «Architettura, arte, liturgia per l’uomo e la città» di Bologna – possono far apprezzare il cammino della Chiesa nella propria auto-interpretazione di luogo sacro che orienta e conferisce senso anche ai luoghi del vivere comune, e suggerire modi nuovi per raccogliere e portare avanti il testimone del rinnovamento.

Cantare insieme. Unicità di un legame che nega le individualità

P. Stefani
In base a una consuetudine discutibile ma consolidata, uno dei primi parametri per giudicare la nuova edizione di un’enciclopedia o di un dizionario tematico è di andare a vedere quali voci mancano o, in subordine, specie se si tratta di Garzantine, di soppesare quante righe sono state concesse a un lemma rispetto a un altro. Si tratta di prassi spesso mosse da intenti polemici e quindi, per lo più, di basso profilo. Tuttavia a volte si è spinti dall’autentico desiderio di vedere se sia presente quanto riteniamo importante e si patisce una certa delusione se non lo troviamo. È, per esempio, raro rinvenire nei dizionari biblico-teologici una voce dedicata in modo esplicito al canto (o, in senso più lato, alla musica). Ovviamente non è vero il contrario; nei dizionari liturgici o musicali compaiono sempre riferimenti biblici. Da ciò consegue che, per limitarci all’esemplificazione più ovvia, le maniere a noi accessibili di cantare i Salmi sono slegate dai procedimenti volti a favorire l’originaria comprensione del testo e viceversa.

L'Annale e le cronache

M. Bertocchi

Anticlericalismo e paura del dialogo

E. Pagani

Lazzati, la Genesi e l'ambiente

A. Farina

Antonio, Gesù e il profeta

S. 'Abd al-Wahid Pallavicini

«Afflitti, ma sempre lieti». Un segno cristiano oggi più saldo che mai

L. Accattoli
Si dà gioia nella tribolazione come vorrebbe l’Apostolo con l’ardua consegna «afflitti, ma sempre lieti» (2Cor 6,10)? A quanto ho capito in tanti anni di nascite e di morti, quel prodigio non si dà in natura, ma ho pure visto che quanto non è possibile agli uomini è possibile a Dio e mi sono capitati intorno uomini e donne che permanevano «lieti nella speranza» (Rm 12,12) anche quando venivano trascinati via dalla sofferenza. Mi è anche capitato di avvertire, incredulo, che qualcosa di simile avveniva in me, non saprei dire se da sveglio o nel sonno, se nel corpo o fuori del corpo. Le storie delle persone qui nominate sono narrate nella pagina «Cerco fatti di Vangelo» del mio blog, www.luigiaccattoli.it, che si trova elencata sotto la mia foto.

Regno Attualità 6 2010. La rivista completa

Redazione
A disposizione dei nostri abbonati la possibilità di scaricare il numero completo in un unico file pdf. Buona lettura!